l’udienza

Processo agli ultras, parlano i poliziotti

È racchiuso in un fascicoletto di una decina di pagine il cuore del processo contro i 14 ultras della Nocerina imputati di devastazione per gli scontri con la Polizia del settembre 2013, subito dopo...

È racchiuso in un fascicoletto di una decina di pagine il cuore del processo contro i 14 ultras della Nocerina imputati di devastazione per gli scontri con la Polizia del settembre 2013, subito dopo la gara interna disputata contro il Perugia. All’interno del plico-informativa, depositato agli atti del dibatimento, ci sono i rilievi fotografici dell’arredo urbano vandalizzato dalle scorribande dei tifosi, almeno venti e pronti a scatenarsi contro i poliziotti.

«I tifosi li ho identificati io uno per uno», ha spiegato l’ispettore Attilio Iannone, sottoposto ieri all’esame del pm Ernesto Caggiano. Il poliziotto quella sera era sul posto. «Li conosco da sempre, seguo le partite della Nocerina e ho effettuato i riconoscimenti da video e fotogrammi – ha spiegato al collegio presieduto dal giudice Rossetti – durante la sassaiola si erano coperti il volto, ma non è servito. Erano stati tutti ripresi da un’altra telecamera. Dargli un nome è stato agevole».

Durante l’udienza c’è stato un duro confronto con i legali, preambolo al controesame previsto il prossimo 21 aprile. Il processo, entrato nel vivo con le deposizioni degli inquirenti, a partire dagli uomini della squadra mobile di Napoli, con accuse di devastazione e saccheggio e pene previste dagli otto ai quindici anni, con ulteriori contestazioni di lesioni per le ferite riportate dai sette agenti e violenza privata, riguarda gli imputati Giacomo Pelliccia, 50 anni, Salvatore Vitolo, 33, Antonio Cappello, 28, Alfonso Palermo Esposito, 29, Salvatore Capasso, 25, Antonio Capasso, 23, Giovanni Califano, 28, Ernesto Greco, 25, Gerardo Tortora, 22, Marco Vispo, 32, Gennaro Benigno, 29, Gianluigi Martorelli, 22, Michele Buonfiglio, 22, e Aniello Ferrentino, 24, tutti di Nocera Inferiore, membri dei gruppi ultras del rione Arenula e di via Gelsi.

Alfonso T. Guerritore

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