Processione, fedeli contro Moretti

Salvitelle, referendum per ripristinare l’asta per i portatori eliminata dal vescovo

L’arcivescovo Moretti ha cambiato le regole per la festa patronale di Salvitelle che si celebra il 20 gennaio. Ma i fedeli non ci stanno e chiedono di ripristinare le vecchie usanze e cioè che la statua del santo patrono, San Sebastiano, venga fatta sfilare sulle spalle dei portatori scelti in seguito ad una vera e propria asta. E’ stato nell’agosto del 2012 che l’asta è stata abolita su disposizione dell’arcivescovo Moretti in conformità alle norme per le feste religiose della Cec (Conferenza episcopale campana), le stesse che hanno imposto nuove regole alla processione di San Matteo a Salerno e che tante polemiche hanno suscitato fino all’inchiesta della magistratura.

Lo stop alla tradizionale asta venne comunicato ai fedeli dall’allora parroco don Alessandro Brignone e all’inizio la decisione del vescovo di Salerno venne accettata di buon grado. Quindi, da quel giorno non ci sono stati più i portatori della statua vincitori dell’asta, ma i fedeli si sono alternati nel corso della processione. Fino, però, al giorno dell’Epifania quando si è tenuto nella parrocchia di Santo Spirito di Salvitelle un sondaggio in chiesa promosso dall’amministratore parrocchiale don Angelomaria Adesso. I fedeli si sono espressi in merito ad un eventuale ripristino della tradizionale asta per portare la statua di San Sebastiano, in occasione della festa patronale. Due gli appuntamenti religiosi annuali in onore del santo patrono della cittadina del Vallo di Diano, San Sebastiano martire: il 20 gennaio e l’ultima domenica del mese di agosto.

Nel sondaggio in chiesa a seguito dello spoglio delle schede sono risultati 154 voti favorevoli e 27 voti contrari. I fedeli che hanno aderito all’iniziativa parrocchiale si sono espressi in maggioranza a favore del ripristino dell’asta. «Per molti è più forte il valore di una tradizione tramandata negli anni, giusta o no che sia - commentano i fedeli - Per altri invece si ritiene sia più valido poter consentire a tutti, a prescindere dai soldi, di portare la statua in processione». Sul sondaggio in chiesa don Angelomaria Adesso si è limitato ad un “no comment”. «Se la volontà popolare preferisce la tradizione ma dalla Chiesa diocesana vi sono disposizioni ben precise riguardo all’asta e ad altre norme ecclesiali, ciò può suscitare riflessioni, commenti e pensieri individuali non sempre in linea con il presule» commentano i cittadini di Salvitelle. Adesso la parola torna all’arcivescovo Moretti che dovrà decidere se tenere o meno conto della volontà popolare.

Lucia Giallorenzo

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