«Processate sindaco, giunta e dirigenti»

Delibera del 2008: la Corte dei Conti chiede il rinvio a giudizio per Aliberti, cinque assessori e la segretaria Di Saia

SCAFATI. Progetti obiettivo e pagamento della produttività: la segretaria comunale Immacolata Di Saia confessa e il procuratore della Corte dei Conti chiede il rinvio a giudizio per politici, amministratori e dirigenti del Comune di Scafati. La segretaria ha “confessato”, dinanzi ai militari della guardia di finanza della compagnia di Scafati, che i progetti obiettivo elargiti nel 2008 ai dipendenti comunali compensarono il lavoro straordinario e che tutte le decisioni assunte per quell’anno, compresa l’adozione della delibera che stanziava il fondo, furono prese con l’accordo della giunta, del sindaco Pasquale Aliberti e dei dirigenti.

Una pianificazione dell’illegalità, secondo la Corte dei Conti, che ha prodotto un danno erariale di circa settecentomila euro. «Ricordo che ci fu un accordo unanime tra me, la giunta e i capisettore incaricati della dirigenza dell’epoca – ha confessato Di Saia – per l’attuazione di quelle attività dichiarate a progetto obiettivo. In particolare era il sindaco Pasquale Aliberti e i rispettivi assessori che sollecitavano la compensazione al personale con le retribuzioni delle attività svolte fuori dall’orario di lavoro».

Nel 2008 furono stanziati circa 500mila euro per pagare formalmente i progetti obiettivo, cioè quel lavoro finalizzato a produrre servizi aggiuntivi a quelli già erogati dai dipendenti pubblici. In realtà, si è scoperto, quel fondo fu utilizzato per pagare le ore di straordinario visto che non venivano calcolate come tali quelle in cui i dipendenti pubblici erano rimasti fuori dall’orario previsto. A luglio dello scorso anno era arrivato l’invito a controdedurre da parte del procuratore della Corte dei Conti, e ora lo stesso procuratore ha chiesto il rinvio a giudizio per il sindaco Angelo Pasqualino Aliberti, l'ex vicesindaco Giacinto Grandito, gli assessori Filippo Sansone, Mario Santocchio, Guglielmo D’Aniello, Stefano Cirillo e Cristoforo Salvati, la segretaria comunale Immacolata Di Saia, la dirigente Laura Aiello, l’ex dirigente dei servizi finanziari, Emilio Gallo, e i capisettore che richiesero i rispettivi finanziamenti per i dipendenti del proprio settore. Dinanzi alla Corte dei Conti dovranno presentarsi l’ex comandante dei vigili urbani, Carmine Arpaia, Anna Sorrentino, Maddalena Di Somma, Vittorio Minneci e Antonio Ariano del settore urbanistica, Nicola Fienga, dei servizi per il territorio.

Addebiti contabili sono stati ipotizzati anche nei confronti del presidente dei revisori contabili, Angelo Santonicola, e dei componenti del collegio, Biagio Esposito e Antonio Martone: i tre vengono accusati di non aver svolto il controllo sulla contrattazione decentrata integrativa e non aver riscontrato l’illegittima composizione del fondo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA