la politica

Primo giorno a Montevescovado

Il primo cittadino ha aperto l’ufficio tra i prefabbricati pesanti

Una volta a settimana svolgerà la sua attività istituzionale a Montevescovado, nel bel mezzo dei prefabbricati pesanti, il sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato (foto). Da ieri, quando ha ufficialmente inaugurato quell’ufficio che ha voluto fosse ricavato per lui in una parte dell’ex centro sociale. Essere nel cuore del problema non significa risolvere il problema. Ma vuole essere, spiega il primo cittadino nocerino, il segno tangibile della solidarietà e della vicinanza umana a chi «da oramai più di 33 anni vive in condizioni di disagio estremo».

Torquato sa bene di essere il primo destinatario dell’sos che, oramai da decenni, i nocerini di Montevescovado rivolgono a chi gestisce la cosa pubblica a Nocera Inferiore. «Nulla più che la manutenzione ordinaria – dice – quello che come amministrazione possiamo fare». Anche se tutti sanno che poca cosa è oramai «la classica pezza a colori cui tutte le amministrazioni hanno fatto ricorso» come palliativo, in quei prefabbricati sorti nell’81 e che dovevano restare in piedi solo poco tempo. Invece 33 anni dopo solo lì.

La parte sottostante delle palazzine affoga nei liquami che un oramai inadeguato sistema fognario non riesce né a trattenere, né tanto meno a smaltire; il soffitto lascia entrare acqua a secchiate ogni volta che piove; le intercapedini pullulano di colonie di topi delle dimensioni di gatti. E la realizzazione dei nuovi alloggi è in un vicolo cieco, dopo la costruzione dei primi 50. «La contorta vicenda fallimentare – spiega il sindaco Torquato – di Iacp Futura non ci agevola nell’opera di recupero della speranza di poter riprendere in mano il progetto. Ma questo non vuole affatto dire che abbiamo gettato la spugna».

E la caparbia tenacia di Torquato e compagni trova espressione tangibile proprio nella scelta di trasferire l’attività istituzionale sindacale, una volta a settimana, all’ufficio di Montevescovado. Anch’esso ricavato all’interno di una struttura prefabbricata.

Patrizia Sereno

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