Primarie, Sel nella bufera Lambiase si fa da parte

L’ex assessore provinciale rinuncia alla candidatura al Senato e accusa. Ragosta fa il pompiere, Calabrese attacca: «Sembra la favola “La volpe e l’uva”»

Si acuisce lo scontro interno a Sel nato dopo le primarie del 29 dicembre. Le accuse di brogli avanzate da Giampaolo Lambiase, candidato al Senato, sono state in parte avallate dalla commissione elettorale nazionale che, dopo il suo ricorso, ha annullato l’esito dei risultati nel seggio di Pagani.

Lambiase però continua a contestare l’esito delle urne annunciando il ritiro della sua candidatura. Due i motivi: troppi voti ad alcuni candidati nonostante una contenuta affluenza ed una serie di «irregolarità diffuse». Lambiase scrive: «L’ordine di posto in lista indicato dai risultati delle primarie è frutto di una consultazione, a mio parere, totalmente alterata», aggiungendo che i «ricorsi alle commissioni competenti - nazionale e regionale - sono state di fatto ignorati, forse per ristrettezza di tempi e scarsi mezzi disponibili da parte dei membri delle commissioni» arrivando quindi alla nomina, l’altro ieri in presidenza nazionale, delle “teste di serie” in tutti i collegi. A Lambiase non è bastato che la commissione abbia annullato solo il voto di Pagani (circa 700 schede) poiché, a suo avviso, le stesse irregolarità sarebbero state segnalate anche in altri seggi della provincia. L’ex assessore provinciale reputa sbagliata la decisione di chiudere «così rapidamente una la vicenda senza approfondire ed indagare su episodi che possono mettere in dubbio la credibilità dell’intero partito».

La questione per Lambiase non è affatto chiusa. Dalla federazione provinciale, invece, l’argomento sembra archiviato. Il coordinatore provinciale, e candidato alla Camera nel collegio Campania 2, Michele Ragosta chiede un abbassamento dei toni e invita il dissidente al dialogo lontano dall’attenzione mediatica. «Ora - ha ricordato - abbiamo un unico obiettivo al quale puntare: vincere le elezioni». Per Gerardo Calabrese, assessore comunale all’ambiente, le parole di Lambiase e di chi, prima e dopo, ha accusato la gestione delle primarie «stanno solo rovinando quella che è stata una grande festa per il partito». Calabrese cita la favola della volpe e l’uva e sottolinea che tutta la procedura è stata portata avanti con trasparenza, attraverso un confronto costante con tutti gli iscritti. «Io stesso - dice - sono stato presidente di seggio. Queste sono solo scuse che arrivano da chi le primarie prima le ha volute e poi, ad urne chiuse, le ha criticate».

Mattia A. Carpinelli

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