Primarie Pd, nel Cilento più votanti delle Politiche

In città nessuna denuncia di brogli ma gli uomini di Orlando accusano «In molti centi della zona sud della provincia c’è stata una “corsa” alle urne»

SALERNO. Domenica mattina i neo eletti delegati all’assemblea nazionale del Partito democratico saranno a Roma, al Marriott Park Hotel, per dare inizio al nuovo corso del partito dopo l’esito delle primarie che ha incoronato Matteo Renzi segretario nazionale. Tra i delegati potrebbe esserci anche Andrea Volpe, primo dei non eletti, perché, pare, la senatrice Saggese potrebbe dimettersi. La Campania arriva nella capitale forte di una delle affluenze tra le più alte d’Italia (quinta come numero di votanti - 156.808): è al quarto posto tra le regioni che hanno contribuito alla rielezione dell’ex premier (68,21%) con sei punti percentuale in più rispetto al 2013. Numeri che rafforzano lo sguardo sul Mezzogiorno, come sostenuto subito dopo l’esito delle urne da Piero De Luca, neo eletto all’assemblea nazionale del Pd: «L’obiettivo è rendere l’Italia, e in particolare il Mezzogiorno, un luogo dinamico e attraente per le imprese, ma anche più equo per le famiglie».
Ma se da una parte domenica inizia il nuovo corso del Pd, in Campania si discute ancora di ricorsi e brogli. A Ercolano la Procura della Repubblica di Napoli ha deciso di aprire un fascicolo sullo svolgimento delle primarie. Ancora una volta è stato un video pubblicato da Fanpage a spingere il procuratore aggiunto Alfonso D’Avino a voler vederci chiaro. Nel documento video un immigrato ospitato in un centro di accoglienza del comune vesuviano dichiarava di essere stato portato a votare insieme a decine di altri ospiti della struttura. Nell’Agro, a Siano, l’opposizione ha contestato il sindaco Giorgio Marchese per l’utilizzo, come seggio elettorale, di un locale di proprietà dell’Amministrazione. In particolare i grillini hanno presentato un esposto sulla vicenda mentre Antonio Buonaiuto di “Siano nel Cuore” chiede di sapere «chi paga le pulizie dei locali, oltre all’apertura e alla chiusura della struttura. Per noi si tratta di un abuso». Episodi che non mettono in discussione il voto salernitano, dove la macchina del Partito democratico provinciale ha lavorato «con grande impegno - dicono dalla sede di via Manzo - garantendo che le operazioni di voti si svolgessero nel modo più trasparente possibile, garantendo nella maggior parte dei seggi la presenza di delegati delle tre mozioni». Le uniche segnalazioni di anomalie sono arrivate dagli uomini di Orlando sui comuni di Vibonati, San Giovanni a Piro e Baronissi.In quest’ultimo comune, in particolare, il delegato Giuseppe D’Ascoli chiedeva di visionare i registri dei votanti ma la commissione provinciale ha respinto il ricorso perché generico e contro la privacy così come sono stati respinti gli altri due ricorsi. Sul voto di Salerno città, nessuno ha segnalato anomalie. Qui a vegliare sul voto i delegati che in città, per Michele Emiliano, sono arrivati addirittura da Bari per controllare che non ci fossero brogli. Una presenza, quella delle “iene” del governatore della Puglia, che soddisfa gli uomini di Orlando. Infatti, dopo le polemiche dei giorni scorsi su presunti brogli, lanciate in Campania da uomini del ministro della Giustizia, il coordinatore provinciale della mozione, il parlamentare ebolitano Antonio Cuomo dice: «Su Salerno città non possiamo dire nulla. Anche perché - aggiunge - in città c’erano le cosiddette “sentinelle nere” a presidiare i seggi». Ma Cuomo, unitamente al rappresentante provinciale della lista Orlando D’Ascoli mette invece in evidenza un «simpatico dato statistico nei comuni cilentani. Qui - spiegano Cuomo e D’Ascoli - in alcuni comuni, forse spinti dall’enorme desiderio di partecipare alla festa democratica e di spendere i due euro necessari per scegliere il candidato segretario, hanno votato alle primarie più persone rispetto al voto, dato al Pd, alle scorse Politiche».
Certo, ammettano, «la nostra è una riflessione politica su un dato statistico nessuna denuncia» ma i casi sono «simpatici». Ad esempio, «ad Aquara hanno votato 246 persone alle primarie e 232 sono i voti andati al Pd alle Politiche. A Gioi Cilento 270 contro 219; a Magliano Vetere 149 contro 132. Così come a San Giovanni a Piro, dove alle primarie hanno votato 703 persone e il Pd alle scorse politiche riceveva 455 preferenze. A San Mauro la Bruca 162 su 102 e a Valle dell’Angelo 110 su 107». Insomma i casi sono molti e nella maggior parte dei Comuni il voto ha premiato Matteo Renzi bocciando Andrea Orlando, tranne a San Giovanni a Piro dove Michele Emiliano ha sfondato con 635 preferenze.
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