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Primarie “negate” a Ciro Amato

«Non mi è mai capitata una situazione di questo tipo nella mia vita. Non ho potuto votare alle primarie del Pd perché rivesto il ruolo di assessore in un’amministrazione civica». A Parlare è l’assesso...

«Non mi è mai capitata una situazione di questo tipo nella mia vita. Non ho potuto votare alle primarie del Pd perché rivesto il ruolo di assessore in un’amministrazione civica». A Parlare è l’assessore della giunta Torquato Ciro Amato, figura storica del centrosinistra dell’Agro che domenica recandosi al seggio per votare i candidati alla segreteria nazionale del Pd ha dovuto registrare l’opposizione di alcuni dirigenti locali del partito alla sua decisione di votare .

«Sono rimasto alquanto sorpreso soprattutto perché si sono giustificati dicendo che sono una figura politica contrapposta in consiglio comunale al Pd. Vorrei ricordare che il mio incarico da assessore non è politico ma tecnico». Tra i più agguerriti contro Amato uno degli ultimi dirigenti del Pd nominati da Antonio Iannello nell’ultimo periodo che, per alcuni mesi, ha anche fatto parte della maggioranza Torquato, candidandosi tra le sue liste. Un vecchio rancore con Amato? Amato vista la situazione ha deciso di non fare polemica abbandonando la Galleria Maiorino luogo dove si stavano tenendo le votazioni. «Mi è dispiaciuto molto non poter partecipare alla votazione per la segreteria nazionale del Pd. Una competizione aperta a tutti ma non al sottoscritto per alcuni dirigenti locali del Pd». Già un anno fa Amato si era recato al voto per le primarie del candidato premier del centrosinistra. In quel caso nessun esponente del Pd nocerino si oppose al suo voto. Domenica, invece, Amato ha dovuto solo assistere a una discussione agguerrita sulla possibilità o meno di poter votare. Amato è visto da molti esponenti del Pd nocerino per l’ottimo rapporto instaurato in questi anni con Guglielmo Vaccaro. Molti temono un ingresso nel Pd di figure riconducibili a Vaccaro che potrebbero mettere a rischio il controllo della segreteria.

Gerardo Vicidomini

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