Regionali

Primarie: in campo anche Di Nardo

Il segretario dell'Idv verso la sfida nella coalizione del Pd

Elezioni regionali 2015: in campo anche il segretario Idv Di Nardo. "Così come nelle altre regioni l’Italia dei Valori partecipa alle primarie con i propri segretari regionali, anche in Campania mi candiderò per partecipare alle primarie di coalizione del Pd". Questa la dichiarazione del segretario regionale dell’Italia dei Valori, Nello Di Nardo, rilasciata alla stampa durante la manifestazione di stamattina a Castellammare di Stabia.

I candidati sull'ipotesi di rinvio. «Le primarie sono obbligatorie, siamo il Partito democratico, se non scegliamo il nostro candidato attraverso le primarie, non potremo più chiamarci così». Andrea Cozzolino prende a prestito la frase di una militante di Castellammare per sottolineare l'importanza del voto e scongiurare così un rinvio che a questo punto sembra essere inevitabile dopo la decisione di Sel e Socialisti di entrare in coalizione. Anche il segretario provinciale Nicola Landolfi avverte: «Le primarie si faranno. Domani o il giorno prima del voto. È uguale, perché il solco è tracciato e noi andiamo più veloci». E intanto la base della coalizione si allarga e anche Idv, attraverso il segretario nazionale, Ignazio Messina - comfermato poi anche dall'onorevole Nello Formisano - spiega: «Italia dei Valori parteciperà alle primarie di centrosinistra in tutte le realtà in cui si rinnovano i consigli regionali e locali». Ovviamente si attendono decisioni romane.  Intanto sembra essere sempre più probabile anche lo slittamento a maggio (si dice il 17) della data delle elezioni. A maggio si potrebbero accoppiare anche le elezioni politiche. Il premier Matteo Renzi avrebbe così l'occasione di sbarazzarsi di tutti i "pensi interni" da Civati a Cuperlo e a quel punto tentare un cappotto in tutte le regioni e al governo. Forse è anche per questo, che il segretario nazionale non ha ancora messo ufficialmente bocca sulla querelle Campania. Al netto del tentativo su Cantone e Orlando, non è nemmeno immaginabile - in un ipotetico allargamento alla Costituente popolare - e dunque offrire la poltrona della seconda regione d'Italia al Ncd. Una situazione che sembra essersi incancrenita e di difficile soluzione.