consorzio di bacino

Prima sentenza sul Corisa 2 Assolti due dipendenti

Si chiude con l’assoluzione perché il fatto non costituisce reato il primo processo sulla vecchia gestione del Consorzio di bacino Salerno . Imputati davanti alla prima sezione penale (presidente...

Si chiude con l’assoluzione perché il fatto non costituisce reato il primo processo sulla vecchia gestione del Consorzio di bacino Salerno . Imputati davanti alla prima sezione penale (presidente Gabriella Passaro) erano i dipendenti Domenico Pennacchio e Giuseppina De Sio, residente rispettivamente a Qualiano e Montecorvino Rovella, accusati di peculato per avere ottenuto dal Corisa 2 anticipi di stipendio. Le somme erano di 2mila euro per Pennacchio e di 700 per De Sio, soldi che entrambi avevano già restituito con addebiti sullo stipendio. Nell’avviso di conclusione indagine si contestava una procedura disinvolta, con anticipi concessi sulla base di mere richieste verbali. I difensori degli imputati – Danilo Laurino e Ludovico e Americo Montera – hanno però ricostruito che quella era la prassi e portato in aula i provvedimenti di non luogo a procedere firmati dal giudice dell’udienza preliminare Dolores Zarone per casi analoghi. Il pubblico ministero Roberto Penna ha quindi chiesto l’assoluzione perché il fatto non sussiste, concessa poi dai giudici con la formula «il fatto non costituisce reato». Una sentenza destinata a fare da precedente per gli altri casi che saranno discussi nei prossimi mesi. (c.d.m.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA