ex stir e rifiuti 

Prima gara, otto giorni per l’esito 

Entro venerdì 26 le offerte al bando europeo da quasi 6 milioni

Otto giorni. Le risposte definitive, all’ex stir di via Bosco II, arriveranno tra poco più di una settimana. Prima delle ore dodici di venerdì 26, sulla scrivania dell’amministratore unico di EcoAmbiente, il commissario liquidatore Vincenzo Petrosino, dovranno arrivare le offerte delle aziende interessate a partecipare alla gara europea da 5,7 milioni di euro per tirar fuori per dodici mesi dal tmb di Battipaglia, l’impianto di trattamento meccanico biologico, 30mila tonnellate di frazione umida trattata aerobicamente. Nelle scorse ore, è stata pubblicata la gara europea, affidata al responsabile dell’ex stir, l’ingegnere Vincenzo Apicella. Un momento campale per le sorti dell’impianto che ospita il secco indifferenziato della provincia: dopo una serie di procedure andate deserte, la gara appena avviata è la prima nell’ambito della quale la società provinciale che gestisce la piattaforma ha proposto un serio rialzo.
Ora una tonnellata di frazione umida trattata aerobicamente vale 15 euro in più: da 175 euro a 190. La nuova procedura è suddivisa in due lotti funzionali: il primo, da 3,8 milioni di euro, per l’evacuazione delle prime 20mila tonnellate; il secondo, da 1,9 milioni, per portare via le altre 10mila. In ballo c’è la frazione organica stabilizzata, prodotto della lavorazione di quell’umido che i cittadini del Salernitano che non fanno una differenziata con i fiocchi, lasciano nei sacchetti del secco da tritovagliare.
Anche la Gisec, la società provinciale casertana che gestisce lo stir a Santa Maria Capua Vetere, per ogni tonnellata di frazione umida offre 190 euro alle aziende. EcoAmbiente offre di più, ma da qualche parte dovrà pur prendere: è per questo che negli uffici di via Migliaro, a Salerno, si valuta di aumentare le tariffe di conferimento dell’indifferenziato, ferme a quota 149 a tonnellata: il rialzo dovrebbe portare a 196 euro.(c. l.)
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