Preso l’oro di Sant’Antonio Ora indagano i carabinieri

Giallo a Vibonati dopo la segnalazione di un giovane fedele della parrocchia Sparita una parte dei monili donati dai fedeli. La comunicazione al vescovo

VIBONATI. Rubata una parte dell’oro di Sant’Antonio Abate a Vibonati. A scoprire e denunciare il furto è stato Gianfranco Marino, giovane che, assieme ad altri coetanei, anima le attività parrocchiali del paese cilentano. «Un fatto gravissimo che ho immediatamente sottoposto all’attenzione del vescovo», dice. Del caso si stanno occupando i carabinieri, i quali hanno già avviato le indagini per individuare i colpevoli e recuperare la refurtiva.

Tutto parte da un post-denuncia di Marino su facebook in cui, modificando una vecchia foto del drappo di velluto alla base del busto del Santo, indica alcuni degli oggetti in oro scomparsi, tra quelli donati dai fedeli. La scoperta alla vigilia della festa di Sant’Antonio, lo scorso 16 gennaio. «Si tratta di bracciali, orecchini, anelli e collier – racconta il giovane volontario - Quantificarli, però, è difficile in quanto molti pezzi non sono identificabili, data la mancanza di registri ed inventari».

Dal canto suo il parroco di Vibonati, don Martino Romano, ha sporto denuncia all’Arma. «In occasione della presenza delle reliquie del Santo – si legge nel comunicato a firma del parroco e della confraternita – abbiamo notato che mancavano alcuni monili dai drappi di velluto. Facendo immediato raffronto con delle foto abbiamo constatato la mancanza di alcuni bracciali. Le indagini sono seguite in prima persona dal vescovo». Il parroco, però, rassicura: «La maggior parte degli oggetti d’oro sono conservati nella custodia». Ma Marino non ci sta: «Si vuol sminuire il tutto dicendo che sono andati perduti solo alcuni bracciali. È assolutamente falso». Il giovane ricorda anche che «nel 2016 l’oro del Santo non fu esposto né portato in processione».

Vito Sansone

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