«Presidio di polizia a largo Campo»

Assemblea dei residenti dopo l’accoltellamento di un 51enne. Il questore: «Anticipare la chiusura dei locali non serve»

Una petizione per chiedere al questore Alfredo Anzalone di istituire un presidio fisso di controllo in piazza largo Campo. La raccolta firme, promossa dal presidente del comitato di quartiere Ermanno Minoliti, è partita all’indomani dell’accoltellamento verificatosi sabato sera, quando un 51enne che stava tornando a casa in scooter, è stato ferito alle gambe dopo una accesa discussione con un gruppo di giovani.

«Lo ripetiamo da anni e siamo stanchi di non essere ascoltati: largo Campo è terra di nessuno, non ci sono controlli, l’unica soluzione per prevenire il verificarsi di questi episodi è avere un presidio interforze almeno dal venerdì alla domenica, per tutta la notte», ha incalzato il presidente del comitato di quartiere centro storico. «Del resto, l’unico anno in cui abbiamo avuto il piacere di vedere le forze dell’ordine in campo, non si sono registrati casi di violenza o comunque fenomeni legati alla criminalità», ha ricordato. Ma le rivendicazioni dei residenti - che ieri si sono riuniti in assemblea per decidere quali azioni intraprendere affinchè la propria sicurezza venga tutelata- non finiscono qui: «Abbiamo due telecamere che inquadrano la fontana e ci chiediamo quale sia il senso, quando sarebbe stato necessario posizionarne diverse non solo sulla piazza, ma anche su tutte le strade di accesso laterali, dove c’è un fortissimo spaccio di droga che avviene sotto gli occhi di tutti, di giorno e di notte». Nel mirino finiscono gli agenti della polizia municipale o quantomeno la loro organizzazione del lavoro: «Altro problema è l’assenza dei vigili urbani. Sono pochi? Non ne vediamo mai e in ogni caso il loro turno finisce a mezzanotte, quando in piazza comincia il delirio. Non possono multare i gestori dei locali che occupano abusivamente suolo pubblico piazzando sedie e tavolini ovunque, al punto da rendere impossibile il passaggio dei residenti che devono rincasare in auto. Non possono sanzionare chi non rispetta l’ordinanza sindacale che vieta la musica dopo mezzanotte e che viene puntualmente ignorata, perchè molti locali posizionano le casse degli stereo all’esterno e si trasformano in discoteche a cielo aperto. Non possono fermare le continue risse a colpi di bottigliate, perchè alle due di notte si trovano già nelle loro case e noi restiamo soli in questa jungla urbana». Gli abitanti di Largo Campo chiamano in causa pure l’assessore all’Annona Franco Picarone, rivendicando un nuovo regolamento sulla movida che possa tutelare sia le esigenze dei commercianti che quelle, altrettanto lecite, dei condomini dei palazzi situati a ridosso di pub, ristoranti e discobar. Meno allarmistica la posizione del questore, che non ritiene sia necessario anticipare l’orario di chiusura degli esercizi della movida: «Ho guardato i precedenti – ha spiegato – e ci sono due o tre episodi l’anno e 360 giorni tranquilli. Bisogna prestare attenzione a questo aspetto ma è anche bene tenere conto delle esigenze dei commercianti e dei ristoratori. Perché anticipare la chiusura non risolve il problema».

©RIPRODUZIONE RISERVATA