Presidio davanti al Duomo «Basta protezioni in Curia» 

Volantinaggio con le foto del cardinale Sepe e del sacerdote accusato di abusi Le vittime: «Non siamo anticlericali, ma la Chiesa faccia pulizia al suo interno»

NAPOLI. Protestano contro i presunti abusi dei preti e i silenzi nella Chiesa. Sono le vittime di pedofilia, Ieri e oggi in presidio davanti al duomo di Napoli a volantinare tra i fedeli, con le maschere di Anonymous per celarsi i volti. Assistiti dalla rete L’Abuso, accusano l’arcivescovo Crescenzio Sepe: «Perché lui e la Curia di Napoli continuano a proteggere don Silverio Mura?».
Il sacerdote è al centro di una vicenda denunciata dal programma Le Iene, ma prescritta penalmente. La Curia di Napoli, però, informa che il caso non è stato insabbiato. «Circa presunti casi di pedofilia, dei quali è stata fatta denuncia in danno di un sacerdote della Diocesi di Napoli si fa presente – afferma una nota – che già lo scorso anno dalla Cancelleria diocesana venne precisato che la Congregazione Dottrina della Fede, alla quale la Diocesi di Napoli aveva rimesso tutta la documentazione relativa alla istruttoria fatta in loco, “nel 2016 riteneva non essere emersi gli elementi sufficienti per avviare un processo penale a carico” del sacerdote in questione». Poi qualcosa è cambiato: «All’inizio di quest’anno, dopo denuncia fatta da altra persona direttamente alla Santa Sede – si aggiunge nella nota – il Santo Padre ha deciso la riapertura del caso, incaricando la Congregazione Dottrina della Fede di procedere a tutti gli adempimenti, per cui, poco prima della Pasqua, alla Diocesi di Napoli è stato affidato il compito di effettuare l’indagine previa, che il Cardinale Arcivescovo ha immediatamente avviata ed è, quindi, in atto. Una volta completata tale indagine, verrà tutto rimesso, per competenza, alla stessa Congregazione Dottrina della Fede per le valutazioni e determinazioni».
Don Mura è accusato di abusi da un suo alunno all’epoca 13enne, in una scuola di Napoli Est 30 anni fa. Il prete è stato localizzato, di recente, a Montù Beccaria, in provincia di Pavia. «Non ha nessuna restrizione – sostengono i manifestanti – tant’è che fa catechismo a 40 minorenni oltre a svolgere tutte le attività parrocchiali a contatto con i ragazzi». Durante la protesta arrivano due sacerdoti. Uno è don Patrizio Coppola, ex segretario dell’arcivescovo emerito di Salerno, Gerardo Pierro. Sostiene la battaglia delle vittime, con i quali ci sono grandi abbracci. L’altro è don Domenico Mazza, ex docente di criminologia all’Università di Trento. Improvvisa un siparietto con i dimostranti, davanti alle telecamere. «La pedofilia dei preti è uno schifo – dice – ma evidenziate anche le cose positive che la Chiesa fa per i bambini». In giro non si respira furore anticlericale: «Siamo credenti – precisano le vittime – vogliamo che la chiesa faccia pulizia al suo interno».
Gianmaria Roberti
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