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Preside condannata: sul web la solidarietà di tanti colleghi

SAPRI. La solidarietà alla professoressa Franca Principe corre sul web. Dopo la condanna in primo grado del tribunale di Lagonegro ad 1 mese di reclusione (pena sospesa) ed al pagamento di una...

SAPRI. La solidarietà alla professoressa Franca Principe corre sul web. Dopo la condanna in primo grado del tribunale di Lagonegro ad 1 mese di reclusione (pena sospesa) ed al pagamento di una provvisionale di 15mila euro nel processo per l’incidente che vide coinvolto, il 7 luglio del 2011, un giovane di Torre Orsaia, caduto nel vuoto a causa del cedimento del lastricato solare dell’istituto durante una sessione di esami di maturità, la dirigente del polo liceale “Carlo Pisacane” di Sapri è stata sommersa dai messaggi di sostegno di centinaia di docenti in tutta Italia. Per lei sono stati creati gli hashtag SiamotuttiFrancaPrincipe e IostoconFrancaPrincipe.
Nel corso di una conferenza stampa la Principe, partendo dalla lettera aperta inviata al ministro della Pubblica Istruzione Valeria Fedeli, chiede l’apertura di un dibattito parlamentare che porti ad una revisione del decreto 81/08 che disciplina i compiti dei presidi. «Non è ammissibile – spiega - che i dirigenti scolastici paghino per responsabilità o inadempienze altrui. Ad esempio, stupisce che nella sentenza che mi riguarda sia stata assolta proprio la Provincia, ente preposto alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili scolastici. Il dirigente non è proprietario dell’edificio, e nemmeno possiede gli strumenti finanziari per poterlo migliorare». La preside ribadisce che ricorrerà in tutti i gradi di giudizio per dimostrare la sua totale assenza di responsabilità. «Oltre che la mia completa innocenza – aggiunge - voglio ottenere una riabilitazione della mia credibilità personale e professionale».
Domani sarà a Roma con l’organizzazione dei Dirigenti Scuola per manifestare il disagio di migliaia di suoi colleghi. «L’enorme carico di responsabilità di un dirigente scolastico – chiosa la Principe- non corrispondono neanche al riconoscimento economico di questa importante figura dirigenziale».
Vito Sansone
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