Presi di mira dai bulli per i disturbi alimentari 

I risultati dell’iniziativa al Giffoni experience che ha coinvolto 900 persone  Il problema più ricorrente è rappresentato dalle offese dei compagni di scuola

Un cubo nero che racchiude le paure, ma alimenta il coraggio. Si tratta di un esperimento sociale quello che Never Give Up, associazione Onlus per la prevenzione e il trattamento dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, ha messo in campo in occasione dell’ultima edizione del Giffoni Film Festival rivolgendosi ad un target ben preciso, quello degli adolescenti, la fascia d’età forse più colpita in questo campo. Fondazione Aura, espressione sociale del Giffoni Experience, ha scelto di ospitare la Onlus Never Give Up, impegnata dal 2014 nella sensibilizzazione, nella prevenzione e nel trattamento dei giovani con problemi relativi al cibo. In Italia più di due milioni e mezzo di adolescenti sono colpiti da disturbi della nutrizione con una allarmante precocità d’esordio che si attesta intorno agli 8-9 anni. Solo il 10 per cento dei ragazzi riesce a chiedere aiuto. All’interno del Village allestito appena fuori la Cittadella del Cinema di Giffoni, sono state ben 900, tra ragazzi e famiglie, le persone che si sono avvicinate alla Never Give Up Experience, l’esperimento volto ad abbattere le barriere dei pregiudizi attraversando la paura e la solitudine.
Tanti hanno voluto raccontare la propria esperienza – o quella di una persona a loro vicina – legata a un disturbo dell’alimentazione. «Ho sofferto di questi disturbi per molto tempo – ha raccontato uno di loro – se avessi avuto modo in quel periodo di confrontarmi con uno specialista, mi sarei sentita meno sola e avrei trovato il coraggio di capire quanto fosse importante chiedere aiuto». «Credo che una mia amica stia vivendo quello che ho sentito – le fa eco un’altra giovanissima – e non sento di avere gli strumenti per aiutarla. Mi piacerebbe parlare con uno dei vostri psicoterapeuti e capire in che modo starle vicino». A parlare anche i genitori. «Voglio che mio figlio di 13 anni viva la Never Give Up Experience in modo che possa capire quali sono i rischi anche nei confronti di un elemento fondamentale come il cibo».
Le principali problematiche emerse durante i colloqui hanno riguardato da un lato la difficoltà di chiedere aiuto per paura di essere giudicati, dall’altro l’impossibilità di accedere ai servizi di supporto nella provincia di Salerno. Sembra dunque risultare carente la situazione relativa alle strutture in Campania: appena sette i centri ambulatoriali (nessuno a Salerno), di cui tre in grado di poter fare day-hospital e due attrezzate per i ricoveri. Tra i disagi più frequenti registrati in questa sede – 60 per cento ragazze a dispetto del 40 per cento dei ragazzi – non solo un problema legato a cibo, peso e immagine corporea, ma anche vere e proprie forme di bullismo perpetrate dai compagni di scuola nei confronti di adolescenti sia con problemi di sovrappeso e obesità, che di eccessiva magrezza.
«Numeri che non fanno altro che confermare il grande bisogno dei ragazzi e delle persone a loro vicine di essere informati – ha affermato Simona Sinesi, fondatrice, vice presidente e responsabile comunicazione e Sviluppo dell’associazione nata tre anni fa – ma soprattutto di comprendere i sintomi del disagio verso peso e immagine del proprio corpo ancor prima che si trasformino in un disturbo». Un’esperienza che ha stupito piacevolmente la dottoressa Sinesi e tutti i componenti della Onlus presenti al Festival del Cinema per ragazzi – tra cui la psicoterapeuta Stefania Sinesi, presidente e responsabile scientifico di Never Give Up – sviluppata attraverso un programma assolutamente innovativo per fornire una concreta opportunità ai ragazzi e alle loro famiglie di scoprire cosa si prova a vivere, e spesso a nascondere, un disturbo dell’alimentazione: nasce in questo modo l’idea di un’esperienza audio-visiva, della durata di 90 secondi, realizzata con la voce narrante di Aurora Ruffino, una delle protagoniste più amate della fiction tv di successo “Braccialetti rossi”.
«Giffoni ha voluto per il secondo anno consecutivo supportare concretamente il lavoro di un team operativo in tutta Italia che, con impegno e abnegazione, affronta quelle che attualmente sono tra le problematiche più diffuse nel mondo degli adolescenti – ha commentato Alfonsina Novellino, presidentessa della Fondazione Aura – mai darsi per vinti è il motto che sostengo da sempre».
Matilde Pisaturo
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