«Prepareremo un piano di evacuazione»

Scafati nella zona rossa a rischio Vesuvio. L’assessore Fele spiega le contromisure in atto

SCAFATI. Rischio eruzione Vesuvio. La nuova zona rossa include Scafati. L’assessore all’Urbanistica Giancarlo Fele.

«La Commissione Grandi Rischi ha ridisegnato i confini della cosiddetta zona rossa del Vesuvio, inglobando nella stessa altri sette comuni, oltre ai diciotto già compresi, e tre municipalità del comune di Napoli - spiega Fele -. Insieme a questa rimodulazione si è precisato anche quale area dovrebbe essere esposta all’invasione di flussi piroclastici, definita “zona rossa 1”, e quale esposta ad elevato rischio di crollo delle coperture degli edifici per l’accumulo di depositi piroclastici (ceneri vulcaniche e lapilli), definita zona rossa 2».

Continua: «I comuni, d’intesa con la Regione, potranno proporre per i propri territori confini della nuova zona rossa diversi dai limiti amministrativi, mai però inferiori rispetto alla delimitazione prevista per la zona esposta all’invasione di flussi piroclastici. Per fare questo dovranno dimostrare di essere in grado di gestire evacuazioni parziali delle proprie comunità e, nelle aree a rischio crolli, di aver rafforzato le coperture degli edifici vul- nerabili esposti alla ricaduta di ceneri e lapilli». Fele annuncia iniziative: «Abbiamo partecipato ad un incontro con l’assessore all'urbanistica della Regione Marcello Taglialatela, che a nostra specifica domanda ci ha assicurato che non ci saranno per la zona rossa 2 i limiti imposti dalla L.R. 21/2003 nella zona rossa 1».

«Sarebbero consentiti in futuro gli interventi consentiti fino ad oggi. Si dovrebbero pertanto adeguare solo le coperture degli edifici e prepareremo una modifica alle norme tecniche di attuazione del prg al fine di consentire a chi vorrà di adeguarsi. Seppur soddisfatti da tale rassicurazione, in virtù del nuovo puc e per dar risposte certe ai cittadini e ai tecnici abbiamo già organizzato un incontro con i dirigenti del settore urbanistica della Regione e con Taglialatela al fine di approfondire nelle opportune sedi i confini entro i quali il nostro Ufficio Tecnico dovrà operare».

Fele conclude ribadendo la necessità di scendere a fondo alla questione: «Appena chiariti i dubbi che ho rispetto alla possibilità di incrementi volumetrici e di carico insediativo organizzeremo un incontro. Continueremo a lavorare per evitare di essere ingessati urbanisticamente, oltre a favorire gli adeguamenti necessari per agevolare una evacuazione».

Maria Rosaria Vitiello

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