Caselle in pittari

Premiati i giovani stilisti di calzature

Oltre 60 i modelli, innovativi e curiosi, proposti da altrettanti designer

CASELLE IN PITTARI. La rivoluzione nella creazione delle calzature passa, attraverso la stampa in 3D, da Caselle in Pittari e dal ReShoes contest. Oltre 60 i modelli, innovativi e curiosi, proposti da altrettanti stilisti, designer e studenti universitari che hanno partecipato al bando, indetto dalla comunità “Patrizio Dolci” assieme a 3D Italy, Atom Lab e Ultimaker, e che si sono cimentati nel laboratorio di prototyping e produzione calzaturiera artigianale. Le 10 idee finaliste hanno concorso alla serata di gala che si è svolta all’interno del calzaturificio Confort Shoes di Caselle, fondato dai fratelli Luciano e Patrizio Fiscina.
Il premio Reshoes Contest è andato al sarnese Giovanni Crescenzi, laureato in fashion design all’accademia delle Belle Arti di Napoli, con il suo “Mocassino 2.0”. «La struttura base del mocassino – spiega - non è stata cambiata, ma vi ho aggiunto una suola 3D che ne permette un maggiore comfort, la solleva da terra e la rende molto simile ad una sneaker». Il designer vincitore vedrà prodotta la calzatura, con la sua firma, dalla comunità di artigiani Patrizio Dolci.
Il premio speciale del gruppo Atom, leader mondiale nel settore dei macchinari per la produzione di calzature, è andato a un’altra giovanissima stilista: Claudia Imperatore, anch’essa laureata in fashion design, con il modello “Under Construction”. «La mia idea – dice - parte dalla voglia di declinare un’interazione tra fruitore e oggetto, tra artigianalità e digital fabrication. La calzatura del futuro? Sarà molto più che smart, ci aiuterà a vivere meglio grazie alle nuove tecnologiche, ma con una forte base etica». La Imperatore lavorerà al suo prototipo con Atom Lab.
Fondamentale per i partecipanti al contest la guida della manifattura tradizionale: gli oltre 60 artigiani del calzaturificio Confort Shoes. Michelangelo Speranza, operaio addetto al taglio, è nel settore da oltre 34 anni. «È bellissimo vedere qui tanti giovani che sanno guardare oltre, puntando sull’innovazione. Con un cambiamento che si fa sempre più veloce è questa la strada, oltre a credere fortemente in quel che si fa». «Ma tutto questo – aggiunge Antonio Rivello, che è addetto alla gestione della produzione – senza dimenticare di metterci il cuore e la passione».
Vito Sansone
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