Pregiato, parete a rischio Incubo per 12 famiglie

Timori per il possibile cedimento della struttura in un edificio delle case popolari Il Comune ordina la messa in sicurezza. Un anno infernale per i condomini

Dodici famiglie a rischio per una parete pericolante, sulla quale poggiano alcuni degli alloggi popolari realizzati a Pregiato e consegnati appena un anno fa. La parete, sotto l’edificio della scala G, apparentemente robusta, è composta da blocchi di cemento, poggiati uno sull’altro, che in alcuni punti presentano grosse crepe e sarebbero soggetti a spostamenti. Mercoledì sera è stato avvertito anche un improvviso botto dai condomini, che hanno temuto un cedimento della parete, già delimitata per motivi di sicurezza. Sta di fatto che la situazione di pericolo non lascia dormire sonni tranquilli ai condomini, da mercoledì decisamente in apprensione. Soprattutto dopo la delimitazione dell’area disposta dall’assessore alle Opere pubbliche, Tania Lazzerotti, attraverso gli interventi di protezione civile e polizia locale, che hanno informato anche l’impresa edile.

Intanto, vista la gravità della situazione, dal Comune è partito un ordine di servizio all’indirizzo del consorzio che sta eseguendo i lavori. A breve, la ditta Lettieri – che nulla ha a che vedere con i “disastri” sulla costruzione delle case popolari venuti fuori nell’ultimo anno (opera di una ditta del Napoletano, poi sostituita) – dovrà mettere in sicurezza la parete a rischio crollo. Dai sopralluoghi effettuati, anche altre pareti, a sostegno di altre scale e a chiusura dei locali dei piani terra, presenterebbero delle insenature.

Quello del blocco a rischio crollo è solo l’ultimo, in ordine di tempo, dei problemi sorti nelle case popolari di via Luigi Ferrara fin dal giorno della loro consegna. A cominciare, specie ai primi piani, dalle infiltrazioni d’acqua, dall’umidità e dalla muffa che sono ormai diventate un incubo per i condomini. C’è chi, in un anno, ha chiesto anche quattro volte l’intervento dell’imbianchino e non solo. C’è pure chi ci ha rimesso parte del mobilio, rovinato dall’acqua. Tanto che, molti, hanno ormai allontanato i mobili dalle pareti per evitare altri problemi.

L’umidità, inoltre, non consente un riscaldamento adeguato delle case, malgrado la presenza dei termosifoni. E secondo alcuni, neanche la chiusura dei piani interrati ha risolto del tutto il problema dell’acqua che invade le scale condominiali fino a impregnare le pareti.

Annalaura Ferrara

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