Prefabbricati nel degrado «Viviamo in una discarica»

Quelli lasciati liberi dai residenti sono pieni di mobili e oggetti ormai fatiscenti Non vengono smantellati e non c’è alcun controllo. Crescono i furti e la paura

C’è un altro aspetto drammatico di chi vive nei prefabbricati, dover convivere con il degrado e la sporcizia che regna nei containers lasciati liberi da chi è andato via. E’ il caso di via Ferrara, a Pregiato, dove ci sono ancora in piedi circa 80 prefabbricati, più della metà abitati. In quelli disabitati ormai da mesi ci sono mobili vecchi, mattonelle, materiale di risulta abbandonati ed in più non mancano i furti . E’ stata infatti di recente arrestata un’intera famiglia. Il Comune non ha provveduto a garantire la sicurezza delle baracche disabitate che avrebbero dovuto essere smantellate in poco tempo. In più nel contratto che gli assegnatari firmano per entrare nelle nuove case, c’è l’obbligo per coloro che lasciano i container «a tenerli liberi da cose e persone» per non incorrere in una sanzione amministrativa di 15 mila euro. Nessuno, finora, ha vigilato per il rispetto del regolamento. «Vivo con le mie figlie in mezzo ad una discarica»: è la drammatica denuncia di una mamma, Lucia Antonelli, che vive in un prefabbricato in via Luigi Ferrara. La donna poco più che trentenne, separata dal marito, è stata anche esclusa dall’assegnazione dei nuovi alloggi, dal momento che essendo ancora in fase di separazione, il nuovo alloggio è stato assegnato al coniuge. Nulla da eccepire per la signora Antonelli, che è disposta ad attendere fino all’ultimo pur di avere una casa come gli altri terremotati.

Il problema, però, è relativo allo stato di abbandono del campo containers di Pregiato, dove, attualmente, vive insieme alle tre figlie.

«I prefabbricati - afferma Lucia Antonelli - lasciati vuoti dalla famiglie che sono andate ad abitare nelle nuove case, sono in uno stato di abbandono. Io abito in mezzo a mobili in disuso, mattonelle, tubi, plastica, legni, elettrodomestici». Una discarica a cielo aperto è lo spazio antistante il prefabbricato in cui abitano Lucia Antonelli e le sue figlie e dove è diventato impossibile vivere, soprattutto in considerazione del fatto che in quel container, dovranno abitare per almeno un altro anno.

«Io sono disposta - sostiene Lucia Antonelli - ad aspettare pure un altro anno pur di avere una casa nuova, ma non nelle condizioni in cui mi trovo ora, con cumuli di rifiuti speciali che mi stanno coprendo il prefabbricato».

Annalaura Ferrara

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