Pranzo a scuola, bocciati i precotti

Genitori soddisfatti, ma chiedono più frutta e maggiore attenzione agli sprechi alimentari

De gustibus non disputandum est, ma meglio evitare cibi surgelati o precotti. Anche se non sembrano lamentarsi delle mense scolastiche comunali, i consigli per migliorare i pasti dei più piccoli, rendendoli più equilibrati e salutari, non mancano da parte dei genitori. A Salerno sono 47 i plessi (divisi tra scuole materne comunali e statali, istituti primari e scuole secondarie) ad usufruire del servizio mensa, per un totale di 2436 iscritti che, grazie ad un ticket (dal costo variabile in base al proprio Isee) ogni giorno consumano un pasto caldo insieme a maestre e compagni di classe.

«Sarebbe preferibile che i brodi per le minestre venissero preparati con verdure fresche – ha spiegato Assunta Amabile, madre di un alunno iscritto all’istituto comprensivo Calcedonia di Salerno– anziché con carne, dadi od altri preparati per brodo. Di certo non ritengo appropriato servire cibi congelati e precotti come i bastoncini». Un altro segnale che arriva da mamma e papà è quello di stare attenti non solo alla qualità ma anche alla quantità delle porzioni. «Bisogna focalizzare l’attenzione sulla scelta appropriata degli alimenti e sulla rotazione settimanale equilibrata dei diversi piatti – ha affermato Luigi De Santis, nonno di un allievo della scuola statale Matteo Mari di Salerno- Ma accanto a questi due fattori, importanti per salvaguardare la salute dei bambini, bisogna stare attenti a non esagerare con le quantità». Tra le richieste quella di distribuire frutta durante l’ora della merenda, sostituendola alle classiche merendine.

«Molti allievi rifiutano il pasto oppure lo consumano solo in parte – ha detto Giovanna Verace, madre di Maria, iscritta all’istituto comprensivo Calcedonia - per questo motivo nelle scuole si registra uno spreco esagerato. Ci potrebbero essere soluzioni semplici ed efficaci come la proposta di anticipare la distribuzione della frutta servita a pranzo alle 10,30 del mattino come merenda. L’idea risolverebbe due problemi: si eliminerebbero i dolciumi e si eviterebbe di gettare nei rifiuti quintali di frutta fresca che ogni giorno resta sulle tavole delle mense». C’è chi invece ha solo da lodare il lavoro delle mense: «Da qualche mese mio figlio frequenta l’asilo comunale Vernieri di Salerno – ha spiegato una madre Giusy De Sio – Il servizio è ottimo, ogni giorno ci comunicano cosa e quanto hanno mangiato i nostri figli. Molta attenzione viene prestata nel momento in cui si comunica un’intolleranza o un’allergia».

Rita Esposito

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