Povertà e crisi Moretti fa appello alla responsabilità

Messa per i lavoratori del Cstp e auguri ai fedeli «Restando uniti si possono superare le difficoltà»

Fa appello alla responsabilità di tutti, a partire dalle istituzioni, per superare la crisi che sta logorando centinaia di famiglie. Ed al recupero del senso più autentico del Natale, inteso come «accoglienza di Dio che mette la tenda nella nostra storia». L’arcivescovo Luigi Moretti, nel salone degli Stemmi di Palazzo Arcivescovile, ha voluto salutare così i fedeli, preparandoli ad una data ancora più importante in una fase socio-economica fatta di sacrifici e sofferenze. Anche per questo, ha sottolineato, «le parrocchie devono diventare famiglia di famiglie, perchè la Chiesa sia ancora di più e più fortemente famiglia». In quest’ottica, è fondamentale «recuperare la verità del Natale, riempire di sostanza un momento prezioso che non deve essere la sagra dell’ipocrisia, ma una testimonianza di impegno». Il primo a dare l’esempio è lo stesso monsignor Moretti che ieri mattina ha celebrato Messa per i lavoratori del Cstp.

Eccellenza, edilizia, com mercio e trasporti sono al collasso. La crisi anche a Salerno sta facendo sentire i suoi effetti, spingendo molte situazioni ai limiti dell’allarme sociale.

Sono stato al Cstp per condividere con i lavoratori un momento di difficoltà, per dare un segno di attenzione. In queste circostanze, certamente la cosa più importante è che ognuno viva una crescita nella responsabilità, a tutti i livelli, a livello delle istituzioni e di chi è protagonista. Solo restando uniti si può trovare una soluzione per uscire fuori dalle emergenze.

I dati Caritas sono allarmanti. Il numero dei nuovi poveri è in continua espansione. Lei a Natale pranzerà con alcuni di loro, gli ospiti della mensa San Francesco.

Ci sono tante povertà, non c’è solo quella legata all’assenza di cibo. C’è tanta solitudine, paura, soprattutto tanta incertezza. Credo che la ricchezza del dono di Dio funziona se ognuno riesce a diventare dono per l’altro, ed è allora che le difficoltà si superano. Se ognuno si chiude, non andiamo da nessuna parte.

Un messaggio di speranza.

Il mio augurio è che il Signore possa entrare in ogni famiglia per essere il fondamento che garantisce la gioia in una dimensione di pace, riconciliazione e vero amore. Invito tutti i fedeli a vivere un Natale pieno di verità, in modo che sia un momento di gioia pacificante nel nostro cuore e di speranza per il futuro. Auguri a tutti anche di buon anno, finiamolo bene e cominciamolo meglio. Il Signore è un galantuomo, un amico che non delude e ci ripagherà con tutto il suo amore qui e nella vita eterna.

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