Postura e danza Con 300 esercizi si torna sul palco

Annamaria Salzano ha brevettato un metodo per curare gli infortuni tipici dei ballerini

Si dice che il primo amore non si scorda mai. Ci sono passioni che travolgono fin da quando si è piccoli e poi non ci abbandonano più. Annamaria Salzano indossa per la prima volta a 6 anni scarpette e tutù e, fino a quando ne ha 32 e diventa insegnante, continua a danzare. Poi, la mole di impegni e i numerosi pazienti che ha iniziato ad avere nel suo lavoro di fisioterapista e posturologa la costringono ad abbandonare la sala e i teatri.

Non un addio definitivo, però, perché la dottoressa salernitana continua a studiare, a fare ricerca e – prima in Italia – si specializza in medicina dell’arte elaborando una metodologia di riequilibrio posturale ad hoc per i ballerini, professionisti e allievi.

«Nel mio studio si susseguivano danzatori ed etoile dal teatro San Carlo e da tutta Italia con infortuni tipici di chi dedica ore alla danza, come sono le lesioni delle caviglie o delle ginocchia. Così ho compreso che c’era un gap in questa branca e ho iniziato a dedicarmi a questo aspetto», ricorda Annamaria Salzano.

«I ballerini che si rivolgono a me hanno l’esigenza di curarsi, ma, soprattutto, di ritornare prima possibile sul palco. Da insegnante ho il bagaglio di competenze che mi fanno comprendere a fondo il gesto artistico che ha prodotto la lesione e so come facilitare la ripresa per tornare a ballare evitando meccanismi patologici».

Così, coniugando la sua esperienza di ballerina e maestra alle conoscenze scientifiche, la dottoressa inizia un lungo studio di archiviazione di tutti i casi, fino ad arrivare all’elaborazione di un metodo (brevettato insieme a un marchio) con oltre 300 esercizi che insegna negli stage organizzati dalle scuole di Salerno e dell’intero Paese e che divulga attraverso degli appuntamenti convegnistici. Non solo per la cura, ma soprattutto per la prevenzione e il potenziamento della catena muscolare anteriore, posteriore e traversa con studi sulla postura abbinati alla sbarra tecnica classica.

Con la sua metodologia, tra l’altro, insegna ai ballerini ad avere percezione del contatto con il pavimento e a sfruttare l’allungamento muscolo tendineo e l’apertura osteo articolare quanto più possibile vicina ai 180 gradi. Per ottenere risultati di livello sempre più alto, la dottoressa Salzano ha ideato una serie di strumenti che utilizza nelle sue sedute. In particolare, con un tappezziere, ha realizzato degli elastici di uno speciale tessuto che aiutano a modulare la forza della gamba che lavora e, a seconda di quanta ne viene impressa, si riesce ad ottenere sempre più elasticità.

«Le strumentazioni – spiega – sono state ideate a partire dall’osservazione e dalla profonda conoscenza delle esigenze dei danzatori, non sono industriali né particolarmente dispendiose. Nei miei corsi mi servo di questi particolari elastici, ma anche di trampolini e sagome di gomma piuma. Tutto è frutto della mia personale ricerca motivata in primis dalla grande passione. Il mio metodo, frutto di 10 anni di ricerche – aggiunge – è completo e insegna a prendersi cura a 360 gradi del proprio corpo». Nella mole di esercizi che ha elaborato ce ne sono due, in particolare, che si focalizzano sulla massima apertura delle gambe e sull’attività del collo del piede, i maggiori crucci per chi balla. Il primo si svolge sul pavimento in posizione prona allargando e allungando sempre di più le gambe. Si sviluppa in due fasi: la prima in studio con l’assistenza della dottoressa, la seconda in sala danza.

«Fondamentale – chiarisce – nel potenziare l’estensione è la respirazione e il lavoro per gradi a seconda del soggetto». Per il collo del piede, invece, la posizione è in ginocchio. «Con un piede – spiega – si lavora sulla gomma piuma così da rinforzare anche la mezza punta, mentre l’altro resta stabile a terra. Così si ottiene uno dei risultati che stanno maggiormente a cuore sia ai professionisti che agli allievi: il potenziamento dell’arco plantare per andare sulle punte».

Gli studi della dottoressa Salzano saranno contenuti anche in un libro che è in fase di elaborazione, mentre i risultati di alcune ricerche sono in via di pubblicazione. Un settore decisamente innovativo, dedicato a tutti coloro che amano la danza, ma che spesso si trovano a dover fare i conti con i problemi che questa passione può comportare.

«Per me la danza è soprattutto un grande amore, per questo – conclude – ho deciso di approfondire questi aspetti in maniera sempre più scientifica. Un’attività che condivido con enormi soddisfazioni con la mia socia Fabiana Camuso, anche lei posturologa e, da 4 anni innamorata del ballo grazie al lavoro che svolgiamo insieme».

Eleonora Tedesco

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(2 - continua. La prima puntata, dedicata ad Attilio Mantovani, è stata pubblicata il 14 febbraio)