Posti di blocco nel centro storico, è caos 

Commercianti e residenti in rivolta per l’istituzione del senso unico pedonale lungo via Mercanti e via Masuccio Salernitano

Non bastava dover dire addio alle proprie autovetture per gli oltre due mesi di Luci d’artista. Da ieri i residenti del centro storico, o almeno parte di loro, saranno costretti, per tornare a casa il sabato e la domenica, a circumnavigare il Duomo o il lungomare, macinando centinaia di metri in più rispetto a quelli che sarebbero necessari. L’effetto piazza San Carlo a Torino ha infatti prodotto un piano sicurezza «che è una pagliacciata triste», sbotta Antonio Ventre, presidente dell’associazione “I mercanti del centro storico”. In pratica, l’amministrazione ha imposto il senso unico pedonale lungo via Mercanti. Dunque chi proviene dal lungomare, giunto all’incrocio con piazza Sant’Agostino sarà bloccato da un cordone di volontari ed invitato a scegliere un itinerario alternativo. Chi proviene da largo Campo, all’incrocio con la pasticceria Pantaleone, non potrà proseguire oltre in direzione Portanova, ma dovrà inerpicarsi verso il Duomo o scendere sul lato mare. E ancora, chi si trova in piazza Flavio Gioia, non potrà immettersi in via Masuccio Salernitano, ma dovrà passare per piazza Portanova. «Un monopoli assurdo – tuona Ventre – che danneggia in modo gravissimo le attività commerciali della zona e limita inspiegabilmente la libertà individuale dei cittadini». I negozianti di via Mercanti e di via Duomo sono infatti su tutte le furie, anche perché un ipotetico cliente deciso a dare uno sguardo alle vetrine, ostaggio di tutti questi divieti, non è in grado di poter tornare indietro per fare acquisti. Alcuni si sono sentiti “oscurati”, perché tagliati fuori dal passaggio pedonale, altri presi in giro «dai soliti proclami su quanti soldi porta Luci d’artista in città alle attività impegnate nel turismo e nel terziario, quando poi non possiamo approfittare di questa occasione». Ma al danno si unisce la beffa, «perché i residenti automuniti possono circolare senza divieti, quelli a piedi no», spiega Ventre. «Se si tratta di un problema di sicurezza, spostassero la manifestazione in un’area della città dove non ci sono strade strette come nel centro storico, è ridicolo pensare di non poter circolare in modo autonomo». I commercianti sono intenzionati a presentare una petizione al Comune affinché questo dispositivo venga rivisto, e all’appello si uniscono anche i residenti: «Ieri un’anziana signora che abita in via Duomo è stata costretta a fare un giro lunghissimo, passando per piazza Portanova, per poter tornare a casa sua. Credo che l’amministrazione debba comprendere le nostre esigenze e modificare un piano che fa acqua da tutte le parti».
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