VALLO DELLA LUCANIA
Poste a Massa, il Comune paga
Stabilita una transazione da 20mila euro con il proprietario
VALLO DELLA LUCANIA. Ex agenzia postale della frazione Massa a Vallo della Lucania: il Consiglio comunale delibera una transazione con il proprietario di oltre 20mila euro. La vicenda inizia nel 1998, quando il Comune di Vallo stipula con il proprietario il fitto di un locale di 44 metri quadrati circa, da adibire a locale agenzia postale, surrogandosi a Poste Italiane, per un canone annuo pari a 6 milioni di lire, da pagare in unica soluzione, in via anticipata, per la durata di nove anni, tacitamente rinnovabile per periodi di uguale durata in assenza di formale disdetta. Il canone si sarebbe aggiornato annualmente nella misura del 75 per cento delle variazioni accertate dall’Istat.
Il proprietario ha intimato all’Ente formale disdetta nel novembre 2006, quindi la locazione è scaduta nel 2007. Ma l’Ente non provvide alla restituzione. Dopo una battaglia legale, nel 2010 l’ufficiale giudiziario di Vallo della Lucania restituì il bene, ma il titolare riscontrò una serie di danni imputabili all’Ente, che previa stima di un tecnico, sono stati calcolati in 7mila euro, oltre le spese del tecnico chiamato a valutare i danni. Ulteriori spese erano state addebitate per l’adeguamento del canone all’indice Istat, per una spesa di 14mila euro circa. Inoltre 9mila euro erano dovuti per il ristoro di tutte le spese affrontate per la costituzione e la rappresentanza per un totale di oltre 31mila euro. L’accordo ha previsto invece un costo totale di 26mila euro.
Un altro accordo, operato dalla pubblica assise, ha riguardato un imprenditore del posto, che ha ottenuto il pagamento, da parte del Comune, di circa 320mila euro per i lavori di completamento del complesso sportivo a località Forestella, per la costruzione di una piscina coperta. L’imprenditore aveva chiesto oltre due milioni, il collegio arbitrale ha stabilito un rimborso di 360mila euro, sceso a 40mila euro post accordo.
Andrea Passaro
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Il proprietario ha intimato all’Ente formale disdetta nel novembre 2006, quindi la locazione è scaduta nel 2007. Ma l’Ente non provvide alla restituzione. Dopo una battaglia legale, nel 2010 l’ufficiale giudiziario di Vallo della Lucania restituì il bene, ma il titolare riscontrò una serie di danni imputabili all’Ente, che previa stima di un tecnico, sono stati calcolati in 7mila euro, oltre le spese del tecnico chiamato a valutare i danni. Ulteriori spese erano state addebitate per l’adeguamento del canone all’indice Istat, per una spesa di 14mila euro circa. Inoltre 9mila euro erano dovuti per il ristoro di tutte le spese affrontate per la costituzione e la rappresentanza per un totale di oltre 31mila euro. L’accordo ha previsto invece un costo totale di 26mila euro.
Un altro accordo, operato dalla pubblica assise, ha riguardato un imprenditore del posto, che ha ottenuto il pagamento, da parte del Comune, di circa 320mila euro per i lavori di completamento del complesso sportivo a località Forestella, per la costruzione di una piscina coperta. L’imprenditore aveva chiesto oltre due milioni, il collegio arbitrale ha stabilito un rimborso di 360mila euro, sceso a 40mila euro post accordo.
Andrea Passaro
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