Porto, il no del Consiglio ad un’unica autorità

Il documento contro l’accorpamento degli scali sarà presentato da Napoli Anche la minoranza pronta a sostenere le ragioni dell’autonomia

SALERNO. Doveva tenersi questo venerdì, ma alla fine il presidente del Consiglio, Antonio D’Alessio, per problemi di natura burocratica, ha dovuto far slittare l’assise cittadina a questa mattina alle nove. Si tratta di un appuntamento molto atteso, perché sarà l’occasione per sottoporre al voto un documento istituzionale contro l’accorpamento dell’Autorità portuale di Salerno con quella di Napoli, così come previsto nello schema in via di definizione presso la presidenza del Consiglio dei ministri.

A leggere il documento, sul quale vige il massimo riserbo, sarà lo stesso sindaco Vincenzo Napoli, così come deciso nella riunione di maggioranza. Il primo cittadino, nei giorni scorsi ha, incontrato gli attori interessati da questo provvedimento (tra cui anche il presidente di Assotutela Agostino Gallozzi) e sulla base delle loro osservazioni ha stilato la mozione che si spera venga firmata da tutti i consiglieri in aula. Come fatto sapere nei giorni scorsi dai rappresentanti dell’opposizione, da parte loro non ci sarà alcuna preclusione purchè il documento sia puramente istituzionale e non di natura politica. Insomma, come da più parti auspicato, i rappresentanti di minoranza e opposizione prenderanno formalmente una posizione relativamente alla vicenda porto, che li vede nettamente contrari all’accorpamento. L’assise tratterà anche altri punti all’ordine del giorno.

Si tratta, per la stragrande maggioranza, di provvedimenti di natura finanziaria. Si voterà, infatti, l’addizionale Irpef, il piano finanziario, le tariffe della Tari, le aliquote Tasi ed Imu, il piano relativo ai servizi a domanda individuale, il piano delle alienazioni, il piano triennale dei lavori pubblici, la quantità, qualità e prezzo di cessione di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie e il documento unico di programmazione.

Ma non finisce qui, perché c’è da approvare anche lo schema di bilancio con i relativi allegati, delle modifiche al regolamento Ici ed altre al regolamento generale delle Entrate. Si tratta di argomenti che sono già passati al vaglio della commissione competente, ma data l’importanza degli stessi è naturale prevedere che si aprirà un ampio dibattito. Stiamo parlando, infatti, dell’ultimo bilancio preventivo che sarà adottata da questa consiliatura.

All’esame c’è poi l’approvazione del provvedimento che permetterà di realizzare un luogo di culto a via Vinciprova: si tratta di una vecchia proposta finora sempre rimandata all’ultimo momento per problemi di natura amministrativa. Vedremo se stavolta è quella buona, dato che i residenti hanno più volte lamentato il ritardo verificatosi per questo intervento. Infine ci sarà da nominare il collegio dei revisori dei conti. Impossibile sapere in anticipo i nomi, dato che la nuova legge prevede che vengano sorteggiati da un apposito elenco. Da non dimenticare che pure la prevista surroga del consigliere Salvatore Gagliano, che nei giorni scorsi ha rassegnato le dimissioni annunciando anche la sua non ricandidatura. Al suo posto entrerà in assise il primo dei non eletti dell’Udc, ovvero Corrado Naddeo. Quest’ultimo aderirà al gruppo nel quale è stato eletto ma, voci di corridoio, lo indicano come possibile candidato di Campania libera alle prossime amministrative. Per il momento assaggerà l’aria del Comune per questi pochi mesi rimasti e poi deciderà cosa fare.

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