Porto, i lavori per l’imboccatura  segnano il passo 

Se tutto va bene inizieranno alla fine dell’anno prossimo Inutilizzati fondi milionari. Al palo pure le opere per il Manfredi

Sono opere in programma da tempo, per le quali esiste anche la copertura finanziaria, ma che finora non sono nemmeno iniziate. Colpa della burocrazia e, forse, anche della politica, tant’è che anche Agostino Gallozzi, presidente di Assotutela, si è lamentato per i cantieri al palo. D’altronde la circostanza di come molti interventi previsti per il porto di Salerno siano ancora una chimera, un sogno che non si ancora è realizzato, è un dato di fatto, nonostante i finanziamenti ricevuti in questi anni. Uno dei casi più emblematici è quello dei lavori di allargamento dell’imboccatura portuale, intervento che va di pari passo con il dragaggio dei fondali, tant’è che rientra nel grande progetto “Logistica e Porti – Sistema integrato portuale di Salerno”, in conformità all’adeguamento tecnico funzionale del Piano regolatore portuale. L’opera, per un costo totale di 23 milioni di euro, prevede il salpamento del tratto terminale del molo di sottoflutto, la demolizione delle relative sovrastrutture e la riconfigurazione della testata; il prolungamento del molo di sopraflutto per una lunghezza complessiva di 200 metri, mediante la costruzione e posa in opera di cassoni cellulari poggiati su una base in materiale di cava, previo consolidamento del terreno di fondazione; l’adeguamento dei segnalamenti marittimi (fanale verde e fanale rosso) alla nuove estremità dei moli.
Finora sono stati dati in appalto la progettazione esecutiva, il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e la realizzazione dei lavori, previa acquisizione del progetto definitivo in sede di offerta, aggiudicato all’Ati Acmar Scpa – Kostruttiva società cooperativa per azioni (già Coveco Coop. spa). Il contratto è stato stipulato il 29 gennaio 2016. A questo punto devono essere realizzate le prove sperimentali – richieste dal Comitato tecnico amministrativo del Provveditorato – su un modello in scala in vasca, per simulare il moto ondoso e le condizioni meteo marine, che dureranno almeno 4 mesi . E, quindi, l’Ati appaltatrice procederà alla redazione del progetto esecutivo che dovrà essere nuovamente sottoposto all’esame del Cta. Solo dopo l’acquisizione di tutti i pareri sul progetto esecutivo e l’approvazione da parte della stazione appaltante (previa verifica dell’organismo accreditato e validazione del Rup), si procederà alla consegna dei lavori (tempo contrattuale 330 giorni). Contemporaneamente sarà espletata la procedura per l’affidamento del servizio di collaudo statico e tecnico-amministrativo. Nella migliore delle ipotesi, dunque, il cantiere aprirà alla fine del prossimo anno.
Ancora più indietro è l’iter del “riassetto formale e funzionale del molo Manfredi” che riguarda il restyling urbanistico dell’area corrispondente all’ingresso al molo Manfredi, compreso il piazzale intorno alla Stazione marittima (7 milioni di euro). Una riprogettazione che s’inserisce nel più articolato programma di ammodernamento del porto di Salerno e di riqualificazione urbanistica del waterfront della città. L’Autorità portuale ha provveduto allo svolgimento di tutte le procedure per la redazione del progetto definitivo e l’acquisizione dei pareri urbanistici ed ambientali ed ha poi trasmesso al Provveditorato interregionale per le Opere pubbliche per la Campania, il Molise, la Puglia e la Basilicata il progetto definitivo. Il Provveditorato, in questi giorni, ha comunicato di aver concluso la gara d’appalto e, di conseguenza, si è in attesa dell’aggiudicazione. Difficile, tuttavia, fare previsioni suquando cominceranno i lavori.
Gaetano de Stefano
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