Portici tra degrado e rifiuti Ecco gli “Scopatori cavesi” 

Un gruppo di cittadini ha avviato la rimozione di cicche e gomme dall’area «Abbiamo anche cancellato parte dei graffiti e sensibilizzato i passanti»

Non sono operatori ecologici o tantomeno dipendenti comunali addetti alla salvaguardia del decoro urbano nel centro storico, ma semplici cittadini che hanno a cuore la città in cui vivono e vogliono tutelarne le bellezze. Poco importa, quindi, se non avevano i permessi per mettere in opera l’azione di pulizia che avevano ampiamente annunciato; l’importante è aver raggiunto l’obiettivo di avviare non solo la messa a lucido dei portici da graffiti obbrobriosi, cicche di sigaretta e gomme da masticare ormai fossilizzatesi tra le crepe dei pilastri; ma anche di sensibilizzare gli altri cittadini, i residenti e i commercianti a preservare il bene comune quotidianamente condiviso.
Così, scope e raschietti alla mano, gli “Scopatori Cavesi” (così si sono definiti, in maniera ovviamente ironica e provocatoria), hanno dato il via a un programma di interventi che andrà avanti anche nei prossimi mesi. «Prima di tutto abbiamo rimosso le gomme, in media un centinaio circa in 10 metri quadrati di suolo – ha raccontato Basilio Desiderio, promotore dell’iniziativa –. Poi siamo passati ai pilastri, ne abbiamo ripuliti due da graffiti di vernice, ci è voluta tanta determinazione, volontà ed olio di gomito. Abbiamo rinnovato, pitturandolo senza alterare l’estetica, il telaio (parecchio arrugginito) del pannello in ceramica che illustra la conformazione del centro storico ed un cestino sporchissimo in corten. Ma è solo l’inizio».
Non pare sia mancata qualche “grana”, lieve, con gli agenti della Polizia locale che una volta appurata la bontà dell’iniziativa hanno lasciato gli “Scopatori” proseguire la propria attività fatta anche di promozione e sensibilizzazione per convincere i passanti a dare una mano. «I vigili urbani – ha precisato Desiderio – sono passati per prassi. Dovevano identificarci in quanto “abusivi” privi di permesso. Molto rispettosamente hanno svolto il loro dovere, e alle fine ci hanno fatto anche i complimenti. Poi abbiamo distribuito ai passanti (a volte anche inseguendoli) granite al caffè, all’anice e al limone. Pretesto questo per parlare con la gente, distribuire sorrisi e riceverne. Abbiamo avuto tante pacche sincere sulle spalle, complimenti, incoraggiamenti e consigli che sono bene accetti sempre. Ma bisogna lavorare ancora per il bene della nostra città».
Insomma – come è naturale che fosse visto il luogo dove gli “Scopatori” hanno deciso di operare – l’iniziativa non è passata inosservata e lo stesso Desiderio ha fatto sapere che si sta lavorando per ampliare il raggio d’azione. «Tante cose abbiamo già fatto – ha concluso –. Per la maggior parte segnalazioni all’amministrazione di situazioni di degrado o incuria. Quando non riceviamo risposta, decidiamo autonomamente di scendere in campo. Ma c’è sempre bisogno di supporto concreto, dell’aiuto di persone e quindi di braccia. Quindi siamo decisi a costituire una vera e propria associazione di promozione sociale degli “Scopatori Cavesi”».
Giuseppe Ferrara
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