SALERNO

"Porte aperte" al carcere di Fuorni FOTO

A causa di un guasto da diversi giorni il cancello di ingresso della casa circondariale resta "socchiuso" con un aggravio di lavoro per gli agenti di sorveglianza

Carcere a “porte aperte” a Salerno. Non è lo slogan di una nuova iniziativa ministeriale, alla stessa stregua di quella che vede coinvolti i musei, ma l’assurda condizione che vive la Casa circondariale di Fuorni. Che stavolta finisce nell’occhio del ciclone non per i problemi di sovraffollamento ma, piuttosto, per grattacapi legati a difficoltà di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Nell’istituto di pena salernitano, infatti, da diversi giorni il cancello principale d’accesso, da dove entra il personale e attraverso il quale vengono introdotti gli “ospiti”, è inutilizzabile. O meglio l’apertura automatica è completamente andata in tilt e, perciò, per non correre il rischio di restare chiusi all’interno e, presumibilmente, per difficoltà a farlo scorrere manualmente, si è preferito mantenere il cancello aperto per la metà.

FOTO Lo stado di degrado del carcere     

Un stratagemma dettato dall’emergenza e che, probabilmente, durerà almeno fin quando non saranno definitivamente ripararti i guasti che hanno provocato l’inconveniente, anche se, a quanto pare, finora tutti i tentativi non avrebbero sortito gli effetti sperati. D’altronde sembra proprio che non si tratti di una novità assoluta, in quanto già durante le festività natalizie si sarebbe verificata qualche avvisaglia di “rottura”. Fatto sta che, giorno e notte, il cancello resta “socchiuso”, determinando un surplus di lavoro per gli agenti della polizia penitenziaria in servizio, costretti a presidiare la zona soprattutto durante le ore notturne e a mantenere ancora di più alta l’attenzione