L'INCHIESTA

Porta Ovest a Salerno, Annunziata dal pm per quattro ore

Gli inquirenti gli contestano tra l’altro alcuni atti per il pagamento di stati di avanzamento dei lavori

È durato più di quattro ore l’interrogatorio dell’ex presidente dell’Autorità portuale, Andrea Annunziata, davanti al sostituto procuratore Rocco Alfano che indaga sui lavori per Porta Ovest. Indagato per varie ipotesi di abuso d’ufficio, Annunziata è arrivato ieri mattina in Procura accompagnato dal difensore Federico Conte. Gli inquirenti gli contestano tra l’altro alcuni atti per il pagamento di stati di avanzamento dei lavori; e poi affidamenti diretti in luogo di procedure di evidenza pubblica e il provvedimento con cui, recependo le conclusioni della commissione di gara, aggiudicò l’appalto alla Tecnis, che secondo la Procura non doveva essere ammessa. «L’avvocato Annunziata – ha dichiarato il difensore dopo l’interrogatorio – ha ricostruito in maniera puntuale il ruolo e le funzioni svolte come presidente dell’Autorità portuale in relazione al procedimento “Porta Ovest”, comprovando, anche attraverso la produzione di documenti, la trasparenza e la correttezza della sua azione di indirizzo politico amministrativo dell’ente». In particolare ha evidenziato che i provvedimenti assunti si basavano su documenti sottoscritti dai tecnici, che l’organo politico non avrebbe avuto modo di verificare. Tesi che riguarda sia l’aggiudica dell’appalto che gli stati di avanzamento certificati dal Rup, il responsabile unico del procedimento. «Confidiamo che le spiegazioni fornite possano essere utili a chiarire già da questo momento la sua totale estraneità ai fatti» ha concluso Conte.
Gli indagati sono in tutto 33, e nei prossimi giorni sarà fissata l’udienza di Riesame sul sequestro di beni e conti correnti eseguito dalla Dia nei confronti degli imprenditori accusati di malversazione. (c.d.m.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA