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Pontili dissequestrati Accolti i ricorsi presentati dai titolari

AMALFI. Dissequestrati ieri i pontili antistanti il porto di Amalfi, posti sotto sequestro nello scorso febbraio. Il pubblico ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno,...

AMALFI. Dissequestrati ieri i pontili antistanti il porto di Amalfi, posti sotto sequestro nello scorso febbraio. Il pubblico ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, Maria Carmela Polito, ha infatti proceduto al dissequestro, riconoscendo la validità delle argomentazioni e della documentazione che erano state prodotte con i ricorsi dai titolari.

Le costruzioni ferrose utilizzate abitualmente per l’ormeggio delle imbarcazioni, erano finite sotto sequestro al porto di Amalfi dopo l’intervento degli agenti del Polizia locale, coordinati dal comandante Agnese Martingano, in un'attività condotta di concerto con i militari della Capitaneria di porto di Amalfi, diretti dal comandante Antonino Giannetto. Le indagini avevano evidenziato l’assenza di qualsivoglia titolo autorizzativo per le struttire in questione, e inevitabile, quindi, era giunta l’apposizione dei sigilli. Il primo sequestro era stato effettuato dalle forze dell’ordine il 4 febbraio scorso, poi a distanza di una settimana l’uno dall’altro, il provvedimento era stato esteso alle quattro strutture restanti nel porto.

Sono diverse le intelaiature ferrose presenti nelle acque amalfitane che, come previsto dalla legge, dopo la stagione estiva dovrebbero essere riposte. Ma sempre più spesso ciò non accade. Le concessioni che permettono di fissarle al fondale marino, ne prevedono l’utilizzo dalla fine del periodo primaverile all'inizio di quello autunnale. L’incuria dei proprietari, però, fa sì che tutto quel ferro, bagnato dall'acqua salata, finisca per arrugginire, provocando inevitabilmente danni all’ambiente marino e probabilmente anche alle strutture circostanti.

Ora la vicenda sembra però aver preso la piega che i proprietari dei pontili si auguravano. Questi ultimi dovranno comunque essere smontati completamente, anche se in parte sono stati distrutti dalle mareggiate che risalgono allo scorso febbraio, e dopo l’ottenimento delle autorizzazione necessarie potranno finalmente essere ricostruite.

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