il provvedimento 

«Pontecorvo via dai capannoni» 

C’è l’ordinanza del Comune. Frazionava e fittava nell’area Asi

«Via dai capannoni». Alle ordinanze firmate dai giudici, segue quella dei dirigenti comunali: le ditte insediate devono lasciare immediatamente i capannoni della So.Ge. srl, la società di Giuseppe Pontecorvo. È la prima mattina di marzo quando, su indicazione della sindaca Cecilia Francese e dell’assessore Francesca Napoli, Giuliano Caso, il dirigente municipale che s’occupa d’attività produttive, e Carmine Salerno, numero uno dell’area urbanistica, sottoscrivono un’ordinanza di cessazione immediata delle attività nei capannoni di via Europa. Un provvedimento ritenuto necessario dopo gli ultimi pronunciamenti dei giudici del Consiglio di Stato, che una settimana fa avevano respinto le istanze cautelari avanzate in appello dall’imprenditore battipagliese, riguardanti i frazionamenti e gli insediamenti effettuati senza il beneplacito del Consorzio Asi.
Pontecorvo chiedeva l’annullamento di una nota a firma di Pasquale Angione, dirigente tecnico comunale, che aveva rigettato la Cila, la comunicazione d’inizio dei lavori, per il frazionamento d’un opificio, attendendo che si dirimesse la questione sulle competenze in area Asi. E aveva invocato l’annullamento d’un verbale di deliberazione del Comitato direttivo dell’Asi, che nel 2017 aveva negato alla ditta il nulla osta per la cessione cogente parziale dei capannoni e per il frazionamento e l’insediamento delle ditte, già avvenuti. E i consiglieri di Stato avevano ribadito che la competenza in area industriale è dell’Asi, che gli insediamenti e i frazionamenti vanno effettuati col placet consortile e che non basta una Cila per avviarli.
Otto le imprese finite in un elenco stilato dagli agenti di polizia municipale, agli ordini del comandante Gerardo Iuliano, ai quali spetterà la verifica dell’ottemperanza all’ordinanza di sgombero dei locali.(c. l.)
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