IL FATTO

Pontecagnano, rapimento e pestaggio: incastrato dalle macchie di sangue

Finisce in manette Marco Cristiano: nel novembre del 2019 aggredì e chiuse nel portabagagli un uomo

PONTECAGNANO - Rapì, pestò e rapinò un uomo assieme a dei complici: scattano le manette per un 36enne. I Carabinieri della Compagnia di Battipaglia hanno dato esecuzione all’Ordinanza di applicazione di misura cautelare della custodia in carcere, emessa dall’Ufficio del GIP del Tribunale di Salerno su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo, nei confronti di Marco Cristiano, classe 1984, noto alle forze dell'ordine per altri reati, ritenuto responsabile di concorso in sequestro di persona, lesioni aggravate e rapina in danno di un 43enne di Pontecagnano, pure gravato da numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio. Il provvedimento scaturisce dalle indagini avviate dai Carabinieri della Stazione di Giffoni Valle Piana allorquando, il 24 novembre 2019, allertati telefonicamente, ritrovarono presso un poligono di tiro situato in località Colle della Maddalena, una persona completamente nuda con evidenti segni di tumefazione al viso.

Soccorso e medicato presso l’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno per trauma contusivo con varie fratture facciali, il malcapitato riferì ai militari intervenuti di essere stato oggetto, la sera precedente, di una cruenta aggressione ad opera di 3 – 4 individui, di cui non era in grado di fornire elementi per l’identificazione se non quello che taluni di essi avessero un accento straniero. L'uomo raccontò di essere stato sorpreso alle spalle mentre camminava a piedi in Via Picentia a Pontecagnano dai malviventi, che iniziarono a pestarlo violentemente con calci e pugni, per poi rinchiuderlo all’interno di un’autovettura e trasportarlo all'interno del poligono. Qui fu completamente denudato, ancora pestato a sangue ed abbandonato dopo essere strato violentemente derubato degli indumenti, degli effetti personali e del suo telefono cellulare. L’immediata acquisizione dei filmati di videosorveglianza del poligono di tiro da parte dei Carabinieri della Stazione di Giffoni Valle Piana consentì di individuare, in orario compatibile con la violenta aggressione, l’automobile - una Mercedes modello ML 270 di colore grigio con targa bulgara - utilizzata dai malviventi.

Da qui l’identificazione di Marco Cristiano, proprietario ed utilizzatore del veicolo, come uno dei protagonisti – se non il principale – del grave episodio criminoso. Infatti, individuata la sua autovettura, grazie al raffronto di taluni particolari potuti riscontrati nel corso della visione delle immagini, i Carabinieri, dopo un servizio di osservazione eseguito a Pontecagnano la sera del 25 novembre successivo, effettuarono i controllo ed il sequestro di della vettura, alla cui guida vi era il Cristiano, nonché alla perquisizione domiciliare a carico dello stesso. Il rinvenimento di tracce di sangue all’interno dell’auto, e precisamente nel vano portabagagli, consentì l’estrapolazione di un profilo genetico che, comparato con quello appartenente alla vittima del cruento pestaggio, ne fece emergere una perfetta corrispondenza. Elemento, quest’ultimo, pienamente compatibile con le dichiarazioni rese dalla parte offesa (tra l’atro valutate assolutamente attendibili dal GIP), a cui si aggiungeva anche il maldestro tentativo di lavaggio della tappezzeria dell’auto all’indomani dell’aggressione. In sintesi, l’esito complessivo delle investigazioni, dirette e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, ha permesso di documentare gravi indizi di colpevolezza a carico del 36enne, pienamente condivisi dal GIP che ha disposto la misura cautelare. Proseguono le indagini per l’individuazione dei complici e del concreto movente dell’azione criminosa, sul quale la vittima ha offerto scarsa collaborazione, ma da ricondurre presumibilmente ad ambienti delinquenziali.