Pontecagnano Faiano, rubano le bici e il proiettore in un camping

PONTECAGNANO FAIANO - Un altro furto, la notte scorsa, all’interno d’una struttura turistica che s’affaccia lungo la litoranea di Pontecagnano Faiano. Sono stati portati via un proiettore ed alcune bici elettriche. I titolari hanno avuto contezza di quanto accaduto solo al mattino. Nell’effettuare il solito tour, alcuni dei collaboratori hanno notato che mancava qualcosa. Poi i segni lasciati dai ladri per introdursi furtivamente all’interno dell’area per portare a segno il furto. Sconcerto e rabbia da parte dei titolari della struttura turistica. Sentimenti che accomunano gli imprenditori della fascia costiera prede di bande di ladri. Operatori del mare e del settore alberghiero sottoposti di continuo alle azioni sconsiderate di bande di malviventi. Intenzionati a portare via merce ed oggetti di ogni tipo.

L’altra notte hanno preso di mira una storica attività turistica della litoranea. Episodio denunciato ai carabinieri della stazione di Pontecagnano Faiano. Gli inquirenti stanno appurando l’esistenza, o meno, di immagini registrate da sistemi di videosorveglianza. Un dettaglio che potrebbe consentire agli investigatori di risalire ai probabili responsabili dell’ennesimo furto compiuto in litoranea. Nel corso del sopralluogo effettuato ieri mattina, i militari hanno eseguito tutti i rilievi del caso. Purtroppo, il fenomeno dei furti interessa particolarmente la zona della litoranea. Episodi denunciati di continuo da operatori turistici e commercianti.

Finiscono nel mirino dei ladri, attività commerciali, stabilimenti balneari e strutture ricettive. All’inizio dell’estate si registrarono diversi furti ai danni di alcuni stabilimenti balneari. Furono portati via centinaia di lettini da ladri ben organizzati. Qualche gestore riuscì anche a recuperare parte della merce. I controlli delle forze dell’ordine non si fermano. Le caratteristiche del territorio, purtroppo, rendono la vita facile ai ladri di turno che riescono facilmente a far perdere le proprie tracce nella campagna circostante.

Emanuela Anfuso