AMBIENTE

Pontecagnano Faiano, riesplode la guerra della puzza: Lanzara attacca “EcoAmbiente”

Il sindaco si tura il naso: «Sono ritornati i miasmi, provengono da Sardone» I vertici dell’impianto: «Non abbiamo alcuna giacenza di rifiuto»

PONTECAGNANO FAIANO - Esplode la guerra della puzza. Forti miasmi da giorni in città: il sindaco di Pontecagnano Faiano, Giuseppe Lanzara , punta il dito contro il vicino impianto di trasferenza di Sardone. Rafforza il suo disappunto con uno scatto postato sui social, una sua foto col naso turato: «Credo vi sarete accorti - dice ai concittadini che da diversi giorni nella nostra città si avverte un odore nauseabondo. Vi state chiedendo da dove proviene? Ve lo dico io: Sardone ».

Accusa sgradita ai vertici di “EcoAmbiente”, la società che gestisce il sito di trasferenza di Giffoni Valle Piana. Le parole del primo cittadino sono commentate con disappunto ed amarezza dal presidente del Consiglio d’amministrazione, Vincenzo Petrosino : «Accuse, quelle espresse dal sindaco di Pontecagnano Faiano, che ci hanno colto di sorpresa. Una presa di posizione che non condividiamo. All’impianto di Sardone non abbiamo giacenze quindi non crediamo che il cattivo odore di cui parla il primo cittadino provenga dal sito di trasferenza. Il sindaco può farci visita in qualunque momento. Voglio ribadire che attuiamo tutti i protocolli previsti». Basito anche il responsabile tecnico dell’impianto, Gerardo Sabato . «Parole e termini utilizzati che commentiamo con amarezza. Sono dispiaciuti anche i nostri dipendenti. Nell’impianto di Sardone non c’è alcuna giacenza di rifiuto. E non arriva nessuna lamentela dai cittadini che risiedono nelle vicinanze del sito. Tutti aspetti che dovrebbero indurre a qualche riflessione sull’attività svolta. In questi mesi di pandemia abbiamo registrato una diminuzione dei quantitativi di rifiuti prodotti in quanto diversi settori commerciali, come nel caso della ristorazione, sono rimasti chiusi. Quindi, l’attività di trasferenza è ancora più efficiente», chiarisce Sabato.

Il tema dei rifiuti infuoca il dibattito in città. Specie sulla necessità di chiudere l’impianto di Sardone nel momento in cui sarà operativo il compostaggio a Pontecagnano Faiano. Lo prevede il protocollo d’Intesa stipulato tra il Comune guidato da Lanzara e quello di Giffoni Valle Piana, amministrato dal primo cittadino Antonio Giuliano . Per il consigliere comunale di minoranza, Angelo Mazza di Movimento Libero, il sito di Sardone non chiuderà: «È scientifico che non chiuderà in quanto 10 comuni aderiscono al nostro compostaggio, ne restano altri 35 che conferiscono ancora a Sardone. Per chiudere il sito di trasferenza si dovranno realizzare altri impianti per il trattamento della frazione umida. E ritengo che la partita “Ecosider” non sia ancora chiusa. Quindi basta bugie, non si scherzi su Sardone».

Sempre sul tema rifiuti si registra la nota critica di Sinistra Italiana, Possibile e M5S. In una lettera aperta indirizzata al sindaco scrivono: «Abbiamo accolto positivamente l’apertura per un dialogo sull’Ecodistretto, in particolare sull’impianto di compostaggio che l’Amministrazione vuole realizzare a Pontecagnano Faiano. Sono passate ormai settimane dalla sua apertura al dialogo e vorremmo un suo segnale circa una possibile alternativa che escluda dal progetto di Ecodistretto il territorio di Pontecagnano Faiano. In tal senso sarebbe auspicabile il coinvolgimento del consiglio comunale con un doveroso dibattito».

Emanuela Anfuso