Pompei, turisti in fila Addetti in sciopero

Centinaia di visitatori in attesa agli ingressi degli scavi per un’assemblea sindacale. Varchi riaperti dopo le 11, svaniti centinaia di crocieristi

Sono circa 500 i turisti rimasti bloccati in mattinata all’esterno degli scavi di Pompei (Napoli), i cui ingressi sono stati chiusi a causa di un’assemblea sindacale indetta da Cgil, Cisl e Uil e che interessa anche i siti archeologici di Ercolano, Oplontis, Stabia e Boscoreale. I turisti, equamente suddivisi attorno ai tre varchi di ingresso, hanno atteso il termine dell’assemblea. A quanto si apprende, i visitatori in attesa erano per la maggior parte turisti non appartenenti a gruppi organizzati. I crocieristi e le guide con diverse persone, ipotizzano i più esperti, hanno preferito tenere questa mattina lontani i grandi gruppi dagli scavi di Pompei per evitare le scene viste anche di recente, con migliaia di turisti in attesa in fila all’esterno dei cancelli chiusi.

Intorno alle 11 si è conclusa l’assemblea delle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil che questa mattina ha portato alla chiusura dei cancelli agli scavi di Pompei (Napoli) con il conseguente mancato ingresso di circa 500 turisti. I varchi dei tre ingressi all’area archeologica sono stati aperti poco dopo le 11, facendo entrare le persone rimaste in attesa anche più di due ore. Rispetto al solito, si apprende, i disagi sono stati inferiori anche perchè i tour operator, informati dell’assemblea che riguardava l’intero territorio nazionale, hanno tenuto preventivamente lontano dal sito di Pompei i grandi gruppi di turisti, specie quelli delle crociere.

Intanto pParte un nuovo cantiere all’interno degli scavi di Pompei (Napoli). È quello relativo ai lavori di restauro della Casa di Sirico. Ad annunciarlo, in una nota, è la Soprintendenza speciale ai beni archeologici di Napoli e Pompei che sottolinea come «nell’ambito del grande progetto Pompei, si è dato avvio in data odierna, con la consegna del cantiere, ai lavori di restauro della Casa di Sirico».

«Il progetto di restauro architettonico-strutturale della domus - si legge ancora nel comunicato - si prefigge di restituire il bene archeologico alla sua integrità in modo da garantirne la piena fruibilità e preservarne le valenze storico-archeologiche. I lavori riguarderanno ora il restauro delle murature, la sistemazione di idonee coperture a protezione degli affreschi e dei pavimenti a mosaico e che avranno anche lo scopo di suggerire l’antica articolazione degli spazi domestici. Alla conclusione di questi lavori strutturali, la Casa di Sirico sarà interessata da un accurato restauro delle ricche decorazioni parietali e pavimentali, al fine di completare le operazioni di ripristino e renderla fruibile al pubblico».