Pompei: guide turistiche scrivono a soprintendente

Lettera degli operatori che agiscono nell’area degli Scavi: «Bene i controlli, ma le sanzioni siano serie. Altrimenti scriviamo noi all’Unesco»

Va avanti il braccio di ferro tra Soprintendenza speciale dei Beni archeologici di Napoli e Pompei e le guide turistiche degli Scavi di Pompei che contestano la stretta di vite sui controlli dei loro «passaggi» agli ingressi. «Se la Soprintendenza vuole andare avanti, lo faccia, ma deve dare corposità alla sua iniziativa», è la sfida che lancia Pietro Melziade, presidente dell’Associazione guide turistiche della Campania.

Questa mattina l’Associazione presieduta da Melziade ha inviato alla soprintendente, Teresa Cinquantaquattro, una lettera in cui chiede un incontro per incidere seriamente sul problema dell’abusivismo nella professione. «Per giustificare i controlli a Pompei, dove l’abusivismo è stato debellato da tempo - spiega Melziade - si è arrivati a parlare di “clonazione o falsificazione” di patentini delle guide abilitate dalla Regione. È assurdo, chi vuole esercitare abusivamente continuerà a farlo se non si prevedono sanzioni economiche molto serie per chi agisce contro la legge».

«È molto facile aggirare il controllo agli ingressi - aggiunge -. Chiunque può andare al botteghino, pagare il biglietto da 11 euro e lavorare indisturbato da guida turistica. Ma, ammettiamo che lo scoprano, che cosa gli fanno? La nostra associazione invita, perciò, a effettuare i controlli, ma che siano conseguenziali, cioè affondino con sanzioni serie su chi danneggia la nostra professione». «Se non riceveremo alcun riscontro alla nostra richiesta d’incontro con la Soprintendenza e da parte della Regione - avverte Melziade - scriveremo al rappresentante nazionale dell’Unesco. Negli Scavi di Pompei ci sono problemi molto più seri da affrontare. A cominciare dal fatto che non esiste una biglietteria dedicata ai gruppi, che non c’è la prevendita online dei biglietti, nonostante sia stato scritto il contrario. Ci chiediamo: perchè deve circolare tanto contante?».