Polo agroalimentare I vigili identificano fornitori e acquirenti

Il sindaco: «Le presenze inquinanti vanno buttate fuori Chi non ha titoli per entrare va segnalato alla magistratura»

È stato un blitz a sorpresa quello che, intorno alle 4 della notte tra giovedì e venerdì, gli agenti della polizia municipale hanno eseguito all’interno del Centro agroalimentare di via Mecio Gracco. Obiettivo: individuare eventuali “disturbatori” delle transazioni economiche che stavano avvenendo e verificare permessi e autorizzazioni. Ad essere stati identificati, secondo fonti interne al polo annonario, sono state diverse persone alle quali i vigili hanno chiesto i documenti e i titoli che giustificassero la loro presenza all’interno del centro. I controlli hanno portato – così come ha rivelato il sindaco Vincenzo De Luca durante il suo settimanale appuntamento su LiraTv ieri pomeriggio – alla scoperta di «presenze inquinanti, personaggi che, senza alcun titolo, erano negli stand dei concessionari». A rivelarlo il primo cittadino, l’unico ad avere facoltà di parola su quanto accaduto visto che sia il comandante dei vigili urbani, Eduardo Bruscaglin, che la dirigente del settore Annonario del Comune, Anna Attanasio, hanno preferito non commentare l’operazione notturna che ha portato all’identificazione di un bel numero di persone su cui ora si indaga per escludere del tutto la possibilità che fossero lì per altri motivi. «La polizia municipale trasmetterà tutto il resoconto all’Autorità giudiziaria – ha affermato il sindaco guardando fisso nelle telecamere dell’emittente locale – perché se c’è qualcuno che pensa di mettere le mani sul nostro polo annonario, lo butteremo fuori nel modo peggiore», ha tuonato. «Sia chiaro – ha aggiunto – che nel nostro polo annonario non si entra, se non per lavorare. Se c’è già qualche presenza delinquenziale, la butteremo fuori senza pietà», ha assicurato. Non è la prima volta che all’interno del Centro agroalimentare si effettuano controlli a sorpresa e l’obiettivo di tali operazioni è, appunto, scoraggiare eventuali traffici illeciti che potrebbero avvenire se non ci fosse un’alta attenzione delle forze dell’ordine sulla regolarità delle transazioni, sui permessi in possesso di chi le esegue e sui mezzi che entrano all’interno del polo della zona industriale.

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