LA SENTENZA

Pollica, strada fantasma: condannati i funzionari

Due anni e quattro mesi a Volpe e Calenda. Pioggia di assoluzioni per gli altri. L’indagine partì dalla denuncia di Vassallo

POLLICA - Dopo 10 anni di udienza si è chiuso con un’assoluzione e una serie di prescrizioni il processo di appello sulla cosiddetta “strada fantasma”. Gli unici condannati di quello che è il filone principale dell’inchiesta “Ghost Road”, sono Luigi Calenda e Gerardo Volpe, ex direttore ed ex funzionario del settore finanziario di Palazzo Sant’Agostino all’epoca dei fatti, e l’imprenditore di Ottati, Mario Bamonte, che hanno avuto una pena di due anni, quattro mesi e quindici giorni di reclusione. Revocate anche le confische agli imputati che vengono fuori da un processo finora molto lungo.

La sezione penale della Corte d’Appello di Salerno, presieduta dal giudice Donatella Mancini, ha riformato la sentenza di condanna di primo grado pronunciata il 24 giugno scorso e ha assolto “per non aver commesso il fatto” il geometra Gennaro Rizzo, all’epoca dei fatti funzionario della provincia di Salerno, difeso dall’avvocato Domenicantonio D'Alessandro. Rizzo aveva scelto di rinunciare alla prescrizione, in primo grado era stato condannato a due anni e sei mesi di reclusione. Revocata la confisca e le statuizioni civili.

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