Polla trasferisce la gestione dell’acqua Giuliano: «Timori di aumenti delle tariffe»

POLLA. L’amministrazione comunale di Polla ha avviato la procedura per il passaggio della gestione della rete idrica integrata al Consac. Ad annunciarlo è stato il primo cittadino Rocco Giuliano. «Si...

POLLA. L’amministrazione comunale di Polla ha avviato la procedura per il passaggio della gestione della rete idrica integrata al Consac. Ad annunciarlo è stato il primo cittadino Rocco Giuliano. «Si tratta di un passaggio di gestione che siamo costretti a fare per evitare il commissariamento – ha sottolineato il sindaco – la procedura è stata avviata e ad essere sincero ho qualche preoccupazione per quanto riguarda le tariffe del servizio idrico che potrebbero aumentare, se si tiene conto del fatto che quelle che applichiamo noi attualmente sono particolarmente basse. Il passaggio di gestione non è frutto di una nostra scelta volontaria ma ci è stato imposto dalla legge». Il Consac ha ricevuto nei giorni scorsi da parte del Comune l’affidamento dell’incarico per la ricognizione delle reti comunali destinate al servizio idrico integrato. Questo è il primo atto dell’iter per il cambio di gestione che dovrebbe avvenire entro il prossimo anno. «Una nota positiva – ha concluso Giuliano – è che azzereremo i costi di manutenzione della rete idrica e con questo risparmio faremo di tutto per cercare di scongiurare un aumento della spesa a carico dei cittadini». La notizia del cambio di gestione del servizio idrico integrato non è stata accolta bene da parte della popolazione e molti cittadini hanno espresso su Facebook la loro preoccupazione sul rischio che possa esserci un aumento dei costi. Ad opporsi invece al passaggio al Consac è il Comune di Rofrano che ha ingaggiato una battaglia giudiziaria per scongiurare la perdita delle gestione autonoma delle rete idrica. È attesa nelle prossime settimane la sentenza del TAR che dovrà decidere se il Comune ha i requisiti per mantenere la gestione autonoma così come previsto dall’articolo 147 comma 2 bis del decreto legislativo 152 del 2006. (e. c.)