Polizze fasulle, una famiglia sotto accusa

Scafati, indagati in tre per avere piazzato in tutto l’Agro tagliandi fingendosi agenti di note compagnie assicurative

SCAFATI. Sono finiti sotto inchiesta per truffe assicurative Angelo, Sabato e Annunziata Amitrano, tutti residenti a Scafati, componenti di uno stesso nucleo familiare, indagati in concorso per l’accusa di esercizio abusivo dell’attività assicurativa. In particolare Annunziata Amitrano, trentunenne di Scafati, era la responsabile della concessionaria di rivendita auto “Golden car S.a.s.”, Sabato e Angelo erano partecipi e cogestori di fatto della stessa società, impegnati in concorso nell’esercizio di intermediazione assicurativa, con fatti accertati il sei marzo 2012 ma portati avanti per diverso tempo.

Le carte confluite nel fascicolo investigativo comprendono una voluminosa informativa riportante la documentazione e i contratti messi insieme dai vigili urbani del comando di Scafati. La procura di Nocera Inferiore ha disposto la conclusione delle indagini preliminari a carico dei tre, con gli avvocati Giuseppe Buongiorno e Francesco Matrone raggiunti dalle notifiche del provvedimento e venti giorni di tempo lasciati agli interessati per produrre eventuali memorie difensive o chiedere di essere ascoltati dal magistrato titolare dell’indagine.

L’episodio di inserisce in una enorme sequenza di fatti riguardanti illeciti e reati commessi nel ginepraio di compagnie, intermediari e periti che si muovono in una normativa racchiusa nel testo del decreto legislativo 209 del sette settembre 2005.

Identica violazione era stata contestata ad un ex carabiniere e al suo socio, indagati in concorso dalla procura di Nocera Inferiore per una circostanza di reato più articolata: i due erano accusati di aver stipulato polizze false esercitando senza averne i titoli il ruolo di agente assicurativo, producendo documentazioni mendaci e ottenendo pagamenti indebiti dai clienti ignari.

I due coindagati rispondevano anche di truffa per aver raggirato alcuni clienti specifici, arrivati a denunciare i fatti alle autorità competenti. I due promettevano il rilascio di polizze assicurative consegnando dietro pagamenti al prezzo di mille euro un certificato e un contrassegno dell’assicurazione compagnia Generali, validi dal 31 maggio al 5 giugno 2012, per i fatti contestati commessi lo scorso cinque giugno.

Gli stessi due indagati rispondevano di aver predisposto falsi certificati e contrassegni recanti il marchio di altre compagnie assicurative, polizze complete e altri tipi di documentazione fasulla, tutto materiale sequestrato dalla procura nocerina adoperato per indurre in errore gli ignari clienti dietro pagamenti.

(a. t. g.)

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