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Polizia, concorso bluff: «Noi, vecchi per legge»

Due sentenze del Tar non sono bastate a riammettere 455 aspiranti agenti

SALERNO - Quando ormai erano convinti di avercela fatta è arrivata l’ennesima doccia gelata; e non sono bastate nemmeno due sentenze consecutive del Tar a far modificare la decisione del Ministero dell’Interno. Per loro, i 455 aspiranti poliziotti, di cui oltre un centinaio salernitani, non c’è posto; anzi si sono visti scavalcare in graduatoria «da candidati con voti conseguiti nella prova scritta del concorso di gran lunga inferiori rispetto ai nostri che, essendo in possesso dei nuovi requisiti introdotti, sono stati ammessi al corso di formazione». Ennesima puntata dell’incredibile vicenda del concorso per agenti di Polizia di stato, bandito nel 2017. Dopo essere stati ammessi dal Tar alla verifica del possesso dei requisiti fisici, psichici e attitudinali, coloro che li hanno superati non sono stati convocati per partecipare ai successivi corsi di formazione, anticamera dell’assunzione. E questo sebbene un’ordinanza favorevole emessa dal Tar.

Salvatore De Napoli

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