Politici incompatibili Salvo solo Bonavoglia Procedura per Altieri

La maggioranza vota compatta per l’esponente di FdI La consigliera di opposizione ora rischia la decadenza

Il consiglio comunale avvia la contestazione per l’incompatibilità solo per il consigliere comunale Rosa Altieri; salvo Vittorio Bonavoglia mentre il capogruppo di Forza Italia Giuseppe La Brocca lascia il partito per aderire al gruppo misto. Il parlamentino ebolitano con 16 sì, 1 no e 3 astenuti ha avviato la contestazione di incompatibilità per la Altieri. Invece, con 14 no, 2 sì e 4 astenuti, il consiglio ha detto no al procedimento di contestazione per Bonavoglia. Tre ore di discussione, due sospensioni e spaccature nella maggioranza e nell’opposizione: alla fine ha prevalso la linea della maggioranza che ha tutelato un proprio componente (Bonavolglia, che ha in corso una rateizzazione con Equitalia) e bocciato invece la consigliera Altieri, che ha in corso una lite pendente col Comune.

Il consiglio si è insediato alle 18.30, in maniera rapida ed indolore ha approvato i debiti fuori bilancio e la rata del mutuo per il pagamento del contenzioso Area Pip. La discussione si è accesa sul tema incompatibilità. Il presidente del consiglio, Fausto Vecchio, ha stralciato dagli incompatibili per l’avvenuto saldo del dovuto se stesso, il sindaco Massimo Cariello, Santo Venerando Fido, Giancarlo Presutto, Giuseppe La Brocca e Pasquale Infante. Sulla graticola sono così rimasti Bonavoglia che ha effettuato una richiesta di rateizzo del debito con l’Ente e la Altieri che a differenza dei colleghi consiglieri ha una lite pendente col Comune.

Ancor prima di avviare il dibattito sulla proposta di delibera il capogruppo di Forza Italia, La Brocca, ha chiesto una sospensione per valutare insieme ai capigruppo la possibilità di evitare le contestazione ai due colleghi. Proposta che ha scatenato le furie del suo collega di partito: «non è una battaglia personale ma di ripristino della legalità – ha detto Damiano Cariello – sono contro la sospensione». Nell’interruzione della seduta si consuma la frattura in Forza Italia: capogruppo e consigliere hanno due posizioni opposte. Rientrati in aula, il segretario comunale Livia Lardo chiarisce le posizioni dei due consiglieri: «con l’accettazione della rateizzazione decade il requisito di esigibilità del debito da parte dell’Ente come previsto per legge, decade quindi l’incompatibilità per morosità – spiega – diverso è per il contenzioso, la legge parla di incompatibilità per lite pendente con l’Ente. Per cui in merito alla incompatibilità del consigliere si deve procedere alla contestazione». E proprio sulla consigliera di opposizione che si spacca la maggioranza. Il consigliere Carmine Busillo avanza la proposta di non procedere in attesa della sentenza. Proposta diversa da quella della maggioranza che chiede la seconda sospensione. La maggioranza si riunisce nella stanza del sindaco, al suo rientro in aula, Busillo ritira la sua proposta e si procede al voto al quale, dice il sindaco, «non volevo proprio arrivare», ribaltando su Cardiello la “colpa” di quanto poi deciso.

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