L'INCHIESTA

Politica, affari e mazzette: Marotta torna nel mirino

Il blitz Labirinto: il gip chiede alla Camera di utilizzare le sue intercettazioni

SALERNO - Tangenti e affari: il gip di Roma, Ezio Damizia, ha chiesto alla Camera l’autorizzazione all’uso delle intercettazioni telefoniche ed ambientali dell’avvocato salernitano Antonio Marotta, già parlamentare di Udc e Forza Italia e componente laico del Csm, indagato per traffico di influenza illecita e ricettazione. Marotta, secondo la richiesta di rinvio a giudizio, insieme a Raffaele Pizza (faccendiere romano fratello di Giuseppe Pizza, ex sottosegretario del governo Berlusconi) sono accusati di aver ricevuto da Luigi Esposito, imprenditore del Consorzio Servizi Integrati, una somma di circa 50mila euro, prospettando di poter intervenire in favore della società per farle vincere un appalto Consip per la fornitura pubblica di servizi di pulizia per gli edifici scolastici e per i centri di formazione della pubblica amministrazione. Inoltre sempre Esposito avrebbe dato all’ex deputato centrista 5mila euro, come parte di una somma maggiore da consegnare a un pubblico ufficiale (mai identificato). Ultimo capo di imputazione contestato riguarda la ricettazione di una somma di circa 40mila euro in cui risulta coinvolto, oltre a Marotta, lo stesso Raffaele Pizza con un terzo soggetto, Raffaele Orsini. I fatti contestati sarebbero avvenuti tra il marzo e il luglio del 2015, periodo durante il quale Marotta era deputato alla Camera. (m.l.)

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