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Polemica sui vu’ cumprà «Insultati in un lido»

CAMEROTA. Sulle spiagge di Marina di Camerota è scoppiata la “guerra” dei vu cumprà. La tensione è salita lentamente, giorno dopo giorno: molti commercianti ed operatori turistici non vogliono l'...

CAMEROTA. Sulle spiagge di Marina di Camerota è scoppiata la “guerra” dei vu cumprà. La tensione è salita lentamente, giorno dopo giorno: molti commercianti ed operatori turistici non vogliono l' esercito dei vu’ cumprà. Li accusano di concorrenza sleale: vendono false Lacoste e false borse Vouitton, occhiali taroccati, torce per auto, i soliti foulard, magliette, gioielli e mercanzia d’ogni tipo, a prezzi bassissimi. E qualche giorno fa gli attriti si sono trasformati in insulti razzisti e spintoni in spiaggia. Una brutta storia denunciata dal parroco di Marina di Camerota don Gianni Citro. «Ho appreso con grande dispiacere e imbarazzo- racconta il sacerdote - di maltrattamenti e insulti razzisti subiti da alcuni immigrati che pacificamente avvicinavano dei bagnanti sotto gli ombrelloni di uno stabilimento balneare. Considero l’episodio inquietante. Ci sono alcuni operatori del settore turistico ricettivo che, oltre a collocarsi in una posizione di presunta e preoccupante superiorità razziale, si sentono continuamente aggrediti e defraudati del frutto del loro lavoro senza mai prendere coscienza dei molti e gravi abusi inerenti le loro attività, spesso a danno dell’ambiente e del turismo, senza un minimo spiraglio di quel rispetto umano e di quella solidarietà con gli ultimi che sono il fondamento della civiltà del Vangelo».

Sono centinaia, forse migliaia, gli ambulanti che invadono le spiagge di Marina di Camerota. Contro gli extracomunitari, tuttavia, sono insorti da sempre numerosi operatori turisti locali, impegnati a difendere i propri interessi nei confronti di quella colorata e colorita “invasione” estiva. Per la verità con il passare degli anni anche l' iniziale ostilità di molti si è andata stemperando in una tolleranza non sempre benevola. Un po’ perché anche i commercianti si sono accorti che il danno economico provocato dagli ambulanti di colore era piuttosto limitato, un po’ perché il controllo capillare delle spiagge è risultato impossibile. Quest’anno però il numero di venditori ambulanti sembra essersi raddoppiato. E dal Consiglio Comunale arriva la proposta dell’opposizione: spiaggia a numero chiuso per gli ambulanti extracomunitari come già fatto in alcune località della Toscana. «Gli ambulanti, quelli in regola con il permesso di soggiorno e in possesso dell' autorizzazione per il commercio su aree pubbliche – spiega il capogruppo della minoranza Pierpaolo Guzzo - potrebbero partecipare ad un concorso per titoli (anzianità di presenza, ecc.). Gli autorizzati a vendere non dovrebbero essere più di trenta fermo restando la possibilità di concorrere da parte dei commercianti locali».

Vincenzo Rubano