ospedale
Poco personale in corsia In arrivo nuovi infermieri
Si respira un clima di attesa al “Santa Maria dell’Olmo” per l’arrivo di sei infermieri, che dovrebbero prendere servizio entro il prossimo 15 giugno. Una data importante, questa, che coincide anche...
Si respira un clima di attesa al “Santa Maria dell’Olmo” per l’arrivo di sei infermieri, che dovrebbero prendere servizio entro il prossimo 15 giugno. Una data importante, questa, che coincide anche con l’inizio delle ferie estive per gli operatori sanitari della struttura ospedaliera.
Le sei unità, quindi, sono indispensabili non solo per il buon funzionamento del nosocomio cittadino, ma anche per evitare che alcuni servizi siano tagliati a causa della mancanza di personale. Senza i sei infermieri, a cui dovrebbe aggiungersi un numero imprecisato di operatori socio-sanitari (Oss), si rischiava di dover congelare alcuni servizi importanti per il territorio.
Le assenze degli operatori a causa delle ferie, infatti, avrebbero creato dei vuoti incolmabili e l’impossibilità di predisporre una turnazione completa del personale. Da qui la necessità di tagli, pur se provvisori, che a quanto pare non saranno effettuati perché la direzione dell’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona è corsa in tempo ai ripari.
D’altronde, già in una riunione con i sindacati di settore di circa un mese fa, il direttore generale del Ruggi Giuseppe Longo si era impegnato ad integrare il personale infermieristico e ad attuare, tra l’altro, l'avvio delle procedure per le nuove posizioni organizzative ed i coordinamenti al “Santa Maria dell’Olmo”.
Intanto la vera scommessa è la riorganizzazione complessiva dell’ospedale che consenta di far fronte alle esigenze sanitarie della popolazione. E, in particolare, da tempo si chiedono più sedute operatorie in modo da snellire le lunghe liste di attesa per gli interventi programmati.
I cittadini possono essere costretti ad aspettare anche un anno prima di essere sottoposti ad un intervento chirurgico di elezione.
È di poche settimane fa lo sfogo di una cittadina sui social, che denunciava prima la lunga attesa e poi il continuo rinvio di un’operazione al piede all’anziano padre.
Alfonsina Caputano
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Le sei unità, quindi, sono indispensabili non solo per il buon funzionamento del nosocomio cittadino, ma anche per evitare che alcuni servizi siano tagliati a causa della mancanza di personale. Senza i sei infermieri, a cui dovrebbe aggiungersi un numero imprecisato di operatori socio-sanitari (Oss), si rischiava di dover congelare alcuni servizi importanti per il territorio.
Le assenze degli operatori a causa delle ferie, infatti, avrebbero creato dei vuoti incolmabili e l’impossibilità di predisporre una turnazione completa del personale. Da qui la necessità di tagli, pur se provvisori, che a quanto pare non saranno effettuati perché la direzione dell’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona è corsa in tempo ai ripari.
D’altronde, già in una riunione con i sindacati di settore di circa un mese fa, il direttore generale del Ruggi Giuseppe Longo si era impegnato ad integrare il personale infermieristico e ad attuare, tra l’altro, l'avvio delle procedure per le nuove posizioni organizzative ed i coordinamenti al “Santa Maria dell’Olmo”.
Intanto la vera scommessa è la riorganizzazione complessiva dell’ospedale che consenta di far fronte alle esigenze sanitarie della popolazione. E, in particolare, da tempo si chiedono più sedute operatorie in modo da snellire le lunghe liste di attesa per gli interventi programmati.
I cittadini possono essere costretti ad aspettare anche un anno prima di essere sottoposti ad un intervento chirurgico di elezione.
È di poche settimane fa lo sfogo di una cittadina sui social, che denunciava prima la lunga attesa e poi il continuo rinvio di un’operazione al piede all’anziano padre.
Alfonsina Caputano
©RIPRODUZIONE RISERVATA