Nocera Inferiore

Pochi vigili, viabilità in tilt e sosta selvaggia

Macchine in doppia fila anche vicino al municipio, controlli quasi inesistenti. Non più di otto agenti per ogni turno: servirebbero almeno venti assunzioni

NOCERA INFERIORE. Macchina in doppia fila, traffico in tilt, controlli che sembrano un miraggio. Dove sono finiti i vigili urbani a Nocera Inferiore? Se lo chiedono in tanti, soprattutto se bloccati nel traffico, meno quando si è alle prese con un parcheggio maldestro. Ma il problema in città sembra essere proprio questo. Le automobili vengono lasciate alla meno peggio un po’ ovunque. Si parte dalle centralissime via Lanzara, via Amato e cavalcavia Dodecapoli etrusca, a due passi dal Comune. Ma il problema è atavico anche tra via Fucilari e via Matteotti dove, oltre a essere quasi impossibile percorrere la strada con la macchina a causa della sosta in doppia fila, è off limits il marciapiedi tra sedie, tavolini e fioriere di bar e rosticcerie. Spostandosi di qualche centinaia di metri, è un incubo attraversare il rione Arenula nei giorni feriali. Le macchiane sbucano ovunque. Chi viene da viale San Francesco, in via Orlando deve fare i conti con camioncini e furgoni dei fornitori, con chi si ferma un “minutino” per fare la spesa, con il fruttivendolo ambulante che occupa altro spazio. Arrivando in piazza De Santis c’è l’effetto imbuto di auto e camion, con contorno di ambulanze e macchine delle forze dell’ordine, considerata la vicinanza di ospedale, commissariato, carabinieri, guardia di finanza e tribunale. Non è raro vedere questi mezzi a sirene spiegate cercare un po’ di spazio tra auto incolonnate o parcheggiate male. Un fenomeno ricorrente in via Marconi, dove ci si ferma alle Poste, al bar o in salumeria, dimenticando le più elementari regole del codice della strada. Per chiudere il cerchio, è facile trovare auto in sosta vietata pure in via Vico. Stessa scena si riscontra in via Roma e in via Garibaldi.

Eppure le soluzioni ci sono, basterebbe qualche agente in più in strada. Ed è qui che sorge il problema. L’organico è ridotto al lumicino e i pochi agenti disponibili non bastano a coprire le necessità della città. Il comandante Giuseppe Contaldi è costretto a fare salti mortali, ma non sempre la sua abnegazione è premiata. I turni ordinari hanno otto persone in servizio, alcuni pomeridiani cinque. Numeri risicati che, se si esclude il piantone al Comune, un vigile in sala radio e due fissi tra via Barbarulo e via Garibaldi, diventano ancor più esigui. E le cose non cambieranno senza nuove assunzioni. Occorrono almeno venti agenti perché il lavoro da svolgere è tanto. Tra pattuglie, notifiche di atti, attività d’ufficio, controlli edilizi e ambientali tra poco non resterà più nessuno, se si considera che nei prossimi due anni altri dieci uomini andranno in pensione. A rimetterci, inoltre, è la periferia, che non beneficia di alcun servizio di vigilanza, escluso qualche passaggio mattutino in orario scolastico.

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