il caso

Poche informazioni sui gratta e vinci, monopoli condannati

Dopo il verdetto del giudice di pace in campo anche l’Udicon che avvia un’azione a tutela dei giocatori

SALERNO. Parte da Salerno la battaglia per la tutela di quanti acquistano i tagliandi del gratta e vinci. L’attenzione delle associazioni dei consumatori è concentrata, in particolare, sulla mancata indicazione su molti biglietti delle lotterie istantanee delle probabilità di vincita, nonostante quanto disposto dal decreto Balduzzi. Del resto, proprio a Salerno ci sono state le prime sentenze che hanno riconosciuto la fondatezza delle recriminazioni di alcuni acquirenti di gratta e vinci. Nel marzo dello scorso anno, il giudice di pace di Salerno ha condannato l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato e le Lotterie Nazionali srl alla restituzione della somma complessiva di 900 euro quale corrispettivo del prezzo versato per l’acquisto dei biglietti del “Maxi miliardario”. La causa, ora pendente in Appello, non è l’unico procedimento avente ad oggetto richiesta di invalidità dei contratti di gioco del gratta e vinci; ricorsi analoghi sono stati presentati anche ai giudici di pace di Nocera Inferiore, Mercato San Severino e Agropoli.

Nella citazione in giudizio che ha portato alla sentenza di Salerno, veniva invocata la nullità dei contratti di lotteria istantanea per carenza di informazione o pubblicità ingannevole; in altre parole si contestava che i tagliandi non riportassero alcuna informazione sulle percentuali e sulle probabilità di vincita del giocatore, né l’avvertimento del rischio di dipendenza patologica da gioco. Nei motivi della decisione, il giudice di pace ha richiamato sia l’articolo 2 del Codice del Consumo, che riconosce ai consumatori il diritto “ad una adeguata informazione e ad una corretta pubblicità”, sia il decreto Balduzzi nella parte in cui prescrive che “la pubblicità dei giochi che prevedono vincite in denaro deve riportare in modo chiaramente visibile la percentuale di probabilità di vincita che il soggetto ha nel singolo gioco pubblicizzato”. E, sulla base di queste motivazioni, ha dichiarato la nullità dei contratti di gioco e la restituzione delle somme versate per l’acquisto dei tagliandi.

È proprio al decreto Balduzzi che fa riferimento la circolare del primo aprile scorso dell’ Udicon, circolare nella quale l’associazione manifesta la volontà di intraprendere un’iniziativa a tutela dei consumatori. La normativa, infatti, prevede che i gratta e vinci debbano “riportare precise indicazioni in materia e misure di prevenzione per contrastare la ludopatia” e che “la pubblicità di giochi che prevedono vincite in denaro deve riportare in modo chiaramente visibile la percentuale di probabilità di vincita”.

Dato che sui gratta e vinci immessi sul mercato manca tale indicazione, l’Udicon ritiene che il consumatore non è posto nelle condizioni di prendere una decisione consapevole e pertanto ha segnalato formalmente la questione all’Agenzia dei Monopoli. L’associazione, inoltre, intende avviare azioni di tutela a favore dei consumatori. Di questo si parlerà nella conferenza stampa, indetta dall’Udicon e da alcuni avvocati salernitani, che si terrà stamattina presso la sede provinciale dell’associazione, a Salerno. Prevista la partecipazione del presidente nazionale Denis Nesci e del responsabile provinciale Lello Ciccone.