Poca sicurezza tra i prefabbricati

Allarme dai siti cittadini dove si vive tra incursioni notturne, rifiuti, animali randagi e topi

Sicurezza zero nel campo containers della Maddalena. Ma l’allarme lo lanciano anche le famiglie che ancora risiedono nei siti delle Ginestre, San Pietro, Pregiato e Sant’Arcangelo, dove il degrado regna assoluto. Soprattutto di notte strani rumori arrivano dai prefabbricati vuoti e mai rimossi.

Gli anziani che vivono soli nei containers, come ad esempio la signora Margherita Passaro, quasi 80 anni e da 34 nei prefabbricati alla Maddalena,trascorrono notti insonni e chiedono interventi di messa in sicurezza dell’area e maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine. All’amministrazione Galdi, invece, è indirizzato l’appello di chiudere con delle lamiere le finestre dei prefabbricati vuoti, come nel caso di quello al civico 72, che la mancanza di infissi rende insicuro e sporco.

Come se non bastasse l’allarme per la sicurezza, a creare disagio tra i residenti - una quindicina di famiglie - c’è anche la discarica a cielo aperto che si è formata in alcuni punti: materassi, mobili, reti, tubi, secchi, vecchi giocattoli, lamiere vengono sistematicamente abbandonati nel sito alla Maddalena. E da quei grossi cumuli di materiali, topi e serpenti si insinuano poi indisturbati nei prefabbricati. Superando il cancello principale dell'area, nella salita a destra dove vivono alcune famiglie, ci sono diverse discariche a cielo aperto.

La sollecitazione ad intervenire per una bonifica radicale giunge dai signori Mario Marino, Ciro Falcone, Annamaria Falcone, che risiede alla Maddalena con il figlio e la madre, Anna Zito, di 97 anni. Queste persone non hanno la certezza di un trasferimento immediato nelle nuove case popolari e dunque chiedono che il sito venga bonificato. Marino, ad esempio, vive nei prefabbricati dal 1982 ed ancora non ha avuto una sistemazione: attende la costruzione delle case sul sito container a Pregiato. Un’attesa ancora lunga, dunque, per un trasferimento che secondo i programmi dovrebbe avvenire, se tutto va bene, a dicembre del 2015. La signora Margherita Passaro, pur essendo terremotata storica ad oggi non conosce ancora il suo destino abitativo e intanto, con il passare del tempo il suo prefabbricato e quelli attorno a lei sono diventati sempre meno sicuri. Qualche altra famiglia sempre dello stesso sito, è invece in attesa della consegna delle 24 nuove case popolari di Pregiato, dove è in corso l’allacciamento elettrico. Tutto è in alto mare, anche l’avvio dell’edificazione degli 84 alloggi popolari nell’area container di Pregiato, dove ancora deve avvenire la rimozione dell’amianto. Èd è anche sfumata la consegna entro la fine dell’anno dei sei mini alloggi realizzati nell’ex aciscom di via Luigi Ferrara e destinati ai mononuclei.

Annalaura Ferrara

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