Pneumologia: a Scafati plesso potenziato

Nuova bozza di Atto aziendale. Ma i consiglieri del centrosinistra diffidano il manager dall’adottare il documento

L’Asl corregge il tiro e, proponendo una modifica ai principi generali previsti dal decreto 49, ridisegna l’assistenza ospedaliera nell’Agro nocerino nella delibera numero 600 che contiene la versione definitiva dell’Atto aziendale. Incassate le osservazioni pervenute dalle organizzazioni sindacali e dal Consiglio dei sanitari, la struttura di via Nizza ha dunque deciso di rivedere la bozza di Atto aziendale pubblicata lo scorso 26 giugno sul sito web. Fermo restando l’accorpamento del presidio ospedaliero di Scafati a quello di Nocera Inferiore, con il contestuale trasferimento della Pneumologia a Scafati, è stata proposta la riconversione della Pneumologia dell’ospedale di Sarno per evitare duplicati. Alla Regione Campania è stata poi chiesta l’attivazione di quattro posti di terapia intensiva, per l’ospedale di Scafati, che si affiancheranno ai due posti già previsti di terapia subintensiva respiratoria.

L’obiettivo è quello di rafforzare il presìdio di Scafati conferendogli a tutti gli effetti la dignità di polo specializzato in Pneumologia che sarà così strutturato: tre Unità operative complesse con 70 posti letto ordinari più 10 posti letto di day hospital; una Struttura semplice dipartimentale; due Strutture semplici intra unità operativa. L’Unità operativa di pneumologia sarà dotata di 31 posti letto oltre 8 posti letto di Riabilitazione cardio-respiratoria. I posti letto individuati per la Struttura semplice dipartimentale si distinguono in quattro posti letto per Terapia intensiva e due posti letto di Utir; sarà, inoltre, mantenuta l’attività ambulatoriale di dialisi. «L’Asl ha fatto la sua parte - ha sottolineato il direttore generale Antonio Squillante - adesso tocca alla politica far prevalere le buone ragioni del territorio».

Ma il centrosinistra non si accontenta e anzi mostra i muscoli. I consiglieri regionali Anna Petrone, Gianfranco Valiante, Antonio Valiante, Donato Pica, Gennaro Mucciolo e Dario Barbirotti hanno infatti diffidato il direttore generale «dall’adottare formalmente l’Atto aziendale - si legge in una nota al vetriolo - in dispregio delle disposizioni normative e delle prescrizioni del decreto commissariale 18 del 18 febbraio 2013». I componenti della Commissione regionale sanità, hanno voluto diffidare Squillante «dal curare la trasmissione dell’Atto al commissario ad acta, in mancanza del prescritto parere della Conferenza dei sindaci, del comitato di rappresentanza dei sindaci e delle organizzazioni sindacali». Infine, si chiede al presidente della V Commissione Sanità, Michele Schiano di Visconti, di convocare in audizione il direttore generale con la massima urgenza».©RIPRODUZIONE RISERVATA