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Plastica e polistirolo bruciati Emergenza tra i residenti

Svariate quantità di polistirolo e plastica date alle fiamme. È quello che sta succedendo da una settimana a questa parte nella periferia di Santa Cecilia, dove molti residenti hanno segnalato fumo e...

Svariate quantità di polistirolo e plastica date alle fiamme. È quello che sta succedendo da una settimana a questa parte nella periferia di Santa Cecilia, dove molti residenti hanno segnalato fumo e cattivo odore proveniente dalla combustione quotidiana di questi materiali nocivi. Infatti, sembra che gli abitanti della zona abbiano notato che più o meno alle 19,30, nei tanti campi che circondano l’area di Santa Cecilia, vengano date alle fiamme ingenti quantità di polistirolo e plastica. Nessuno ha ancora idea di chi possano essere i responsabili di questi piccoli roghi, ma sta di fatto che gli abitanti della periferia nelle due ore successive alla combustione sono costretti a inalare le sostanze nocive che vengono sprigionate dai materiali in fiamme.
Uno dei residenti che ha segnalato l’accaduto si è espresso così sulla situazione: «Solitamente questa “pratica” avviene a marzo e a settembre che, in teoria, sono i due mesi in cui nei campi vi è la nuova semina e quindi tutti i vasi di polistirolo o le coperture in plastica delle serre vengono sostituiti con quelli nuovi. Evidentemente qualcuno ha pensato che il modo miglior per smaltire questi materiali già utilizzati sia quello di dare tutto alle fiamme».
Gli abitanti di Santa Cecilia, sperano che qualcuno possa drizzare le antenne su questa situazione e cercare di capire e, eventualmente, di fermare i possibili responsabili: «In questo periodo è facile sentire la puzza provenire da più punti – racconta un ragazzo residente a Santa Cecilia – è una brutta sensazione quel fumo che ti entra nelle narici».
Filippo Folliero
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